EDITORIALE – Quella bestia irresponsabile di De Luca
“Chi non indossa le mascherine è una bestia”, tuona il governatore della Campania De Luca. Una frase da irresponsabile, da bullo. Da bestia, appunto. Perché una esternazione di tale aggressività, proferita da un rappresentante istituzionale, in un momento dove la gente sragiona per la paura (e alcuni per disturbi psichici strutturali), può essere recepita e interpretata come una legittimazione a punire la bestia irresponsabile che attenta alla vita degli altri correndo senza mascherina. Punizione peraltro già perpetrata in queste settimane da diversi giustizieri mascherati, che hanno aggredito verbalmente e in casi estremi anche fisicamente diversi passanti, con i runner in pole come vittime prescelte.
Ecco perché l’atteggiamento di De Luca è da irresponsabile, da persona moralmente inadeguata a ricoprire quella carica. Ma le bestialità di De Luca non trovano appiglio neppure nelle regole vigenti e nella scienza, dato che l’obbligo di mascherina è stato imposto dal Governo solo per chi frequenta ambienti chiusi, e dato che il comitato tecnico-scientifico ha ammesso di non essere in possesso di evidenze rispetto all’efficacia della mascherina tout court, e all’aperto in particolar modo.
Il nostro bullo, però, è voluto andare oltre, ridicolizzando e demonizzando i 60enni che fanno footing: “Fossero belle ragazze potrei pure capire…”, ha specificato De Luca, come se l’attività fisica fosse solo un vezzo e non un modo per mantenersi in salute psico-fisica. Insomma, un bullo, un irresponsabile e anche un ignorante.
Il suo delirante ragionamento, ciliegina sulla torta, è stato cristallizzato nel divieto di fare footing in tutta la Campania “per le prossime 2-3 settimane”, perché “correre con la mascherina è pericoloso”. E certo che sarebbe pericoloso, almeno quanto avere un De Luca come rappresentante istituzionale. Ed è anche un po’ mortificante…