Confindustria: “Parlare di danni ambientali penalizza l’immagine turistica della città. Si revochi l’ordinanza”
BRINDISI – Confindustria Brindisi – a valle della pubblicazione del “report preliminare” di ARPA Puglia – rafforza la convinzione, già espressa, di insussistenza dei presupposti sui quali si fondano le due ordinanze sindacali che sospendono le attività di Versalis e, di conseguenza, delle altre aziende insediate nel petrolchimico con il relativo indotto.
Non emergono, infatti, né superamenti dei limiti di legge, né una correlazione tra i fenomeni odorigeni o i picchi rilevati per alcune sostanze con le attività di Versalis. I provvedimenti emessi dimostrano di essere quindi ingiustificati rispetto a quanto rilevato dal “report preliminare” di Arpa Puglia. E’ convinzione di Confindustria Brindisi, in nome e per conto di tutti gli associati, che sostenere il benessere di un territorio – un benessere completo che contempera salute, occupazione, servizi e pace sociale – richieda un’attenzione e un impegno al dialogo con tutte le realtà locali, ricercando il supporto nell’analisi dei fatti e la condivisione nelle iniziative da adottare.
Alla luce di tutto questo, per superare questa drammatica fase di paralisi delle attività produttive del petrolchimico – che sta determinando ricadute negative su tutto il tessuto industriale ad esso connesso e che si vanno ad aggiungere alle ben note criticità legate all’emergenza COVID-19 – auspichiamo si giunga all’emanazione di un tempestivo provvedimento sindacale di revoca delle ordinanze, atto a ristabilire il prosieguo delle attività operative e produttive dell’intero stabilimento, con immediato avvio di un tavolo di confronto tra le parti e gli enti interessati.
Vale la pena ricordare che il sito petrolchimico di Brindisi riveste una rilevanza strategica a livello nazionale, poiché sede di uno dei principali impianti di cracking italiani, assicurando produzioni importanti a sostegno delle filiere del packaging alimentare e industriale, agricoltura e applicazioni farmaceutiche e medicali.
In conclusione, riteniamo che continuare a descrivere il territorio della città di Brindisi come caratterizzato da enormi criticità ambientali (puntualmente smentite dai rapporti pubblicati di anno in anno da Arpa, Legambiente ecc…), penalizza anche lo sviluppo di altri settori strategici, quali logistica, turismo, agroalimentare e commercio, pregiudicando altresì qualsiasi appeal dell’area per l’attrazione di investimenti.
Si ringrazia anticipatamente per la cortese attenzione.
Il Commissario di Confindustria Brindisi
Gabriele Menotti Lippolis