Home Economia e lavoro Cobas: “Dietro il licenziamento di Marcucci la mano dei grandi e dei miserabili imprenditori locali”
Cobas: “Dietro il licenziamento di Marcucci la mano dei grandi e dei miserabili imprenditori locali”
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Cobas: “Dietro il licenziamento di Marcucci la mano dei grandi e dei miserabili imprenditori locali”

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BRINDISI – Il Sindacato Cobas vede nel licenziamento del Presidente di Confindustria Brindisi , Patrick Marcucci, ancora la lunga mano della grande committenza e di una parte dei  miserabili imprenditori locali sempre pronti a servire i potenti.

Questa  storia di Confindustria Brindisi ci dovrebbe interessare poco ma  ci sembra che continui lo stato di vassallaggio che dura da 60 anni.

Prima la Montedison e l’indotto  ,poi l’Enel con le ditte appaltatrici, hanno sempre dettato i tempi di Confindustria Brindisi con piena osservanza alle loro linee programmatiche.

Non se ne dolga nessuno ma non c’è mai stato un presidente di Confindustria Brindisi di vero spessore.

In questo caso bisogna affermare che Patrick Marcucci oltre ad avere un curriculum di tutto rispetto aveva la capacità  di articolare le sue dichiarazioni.

 Si poteva essere d’accordo o meno  ma almeno erano dei discorsi appropriati ai  tempi che stiamo vivendo  .

Come tutti sanno noi non abbiamo avuto mai un buon rapporto con Confindustria perché non siamo riconosciuti da loro a livello nazionale.Bisogna dire che hanno perso lo smalto dei loro tempi migliori , dopo l’abbandono di Fiat e altre grosse aziende.

A Brindisi la Confindustria ha vissuto di un ottimo rapporto con  Cgil, Cisl, Uil.

 Spesso e volentieri  questi grandi sindacati nella storia della nostra città hanno avuto un ruolo subalterno alla grande industria ed alle sue decisioni.

Insomma , per il bene della nostra città preferiamo un  avversario intelligente piuttosto di uno che risponde a comando.

Soprattutto in un momento storico per la nostra città che chiede dai tempi della lotta al rigassificatore un vecchio/nuovo modello che riproponga seriamente il porto, aeroporto , le altre infrastrutture al centro di un vero sviluppo.

Il vero motivo forse di questa decisione  è che sono poche le aziende che pagano l’iscrizione a Confindustria ;  quelle che pagano sono sicuramente le grandi che  impongono la linea altrimenti anche  gli impiegati vanno a casa.

Brutta storia comunque per la nostra città.

Per il Cobas Roberto Aprile