BRINDISI – Chi ha votato, nelle ultime elezioni amministrative, per Riccardo Rossi non avrebbe mai potuto immaginare che, una volta eletto, avrebbe rappresentato il peggior nemico della città di Brindisi.
Totalmente inconsistente nell’azione amministrativa, incapace sul piano gestionale, Rossi da qualche tempo si è messo a fare il difensore di Michele Emiliano, pur sapendo che proprio il Governatore della Puglia rappresenta il pericolo maggiore per la nostra città.
E’ stato proprio Rossi, ad esempio, a mettersi in prima fila a difendere l’operato della Regione e dell’Asl nella gestione dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia. Ha dichiarato pubblicamente che nell’ospedale Perrino andava “tutto bene” e lo ha fatto proprio mentre cominciava un contagio incontrollato che ha portato alla chiusura di reparti ed alla paralisi delle attività ospedaliere ordinarie. Non ha battuto ciglio mentre tutte le province avevano laboratori in grado di analizzare i tamponi, mentre Brindisi era costretta a portarli a Foggia, Barletta e Bari. E non ha detto mezza parola quando il nuovo reparto di terapia intensiva è stato costruito in netto ritardo, mentre la fase critica stava già passando. Eppure, da presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl e da massima autorità sanitaria del territorio, avrebbe potuto fare la voce grossa. E invece ha fatto solo da cassa di risonanza per le promesse non mantenute da Regione e Asl.
Ieri, invece, è stato capace di giustificare Regione e Aeroporti di Puglia nei ritardi riguardanti la riapertura dell’aeroporto del Salento. Un fatto gravissimo, che dimostra – ancora una volta – la sua indifferenza verso i reali problemi di questo territorio. Rossi, insomma, pensa solo a difendere Emiliano. Proprio lui, che dai banchi di opposizione lo definiva nel peggiore dei modi. Ma il sindaco di Brindisi ci ha abituati alla sua incoerenza ed anche al suo cinismo. Per fortuna agisce in maniera così goffa che anche i cittadini più distratti se ne sono accorti da tempo.
E’ stato proprio Rossi, ad esempio, a mettersi in prima fila a difendere l’operato della Regione e dell’Asl nella gestione dell’emergenza sanitaria derivante dalla pandemia. Ha dichiarato pubblicamente che nell’ospedale Perrino andava “tutto bene” e lo ha fatto proprio mentre cominciava un contagio incontrollato che ha portato alla chiusura di reparti ed alla paralisi delle attività ospedaliere ordinarie. Non ha battuto ciglio mentre tutte le province avevano laboratori in grado di analizzare i tamponi, mentre Brindisi era costretta a portarli a Foggia, Barletta e Bari. E non ha detto mezza parola quando il nuovo reparto di terapia intensiva è stato costruito in netto ritardo, mentre la fase critica stava già passando. Eppure, da presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl e da massima autorità sanitaria del territorio, avrebbe potuto fare la voce grossa. E invece ha fatto solo da cassa di risonanza per le promesse non mantenute da Regione e Asl.
Ieri, invece, è stato capace di giustificare Regione e Aeroporti di Puglia nei ritardi riguardanti la riapertura dell’aeroporto del Salento. Un fatto gravissimo, che dimostra – ancora una volta – la sua indifferenza verso i reali problemi di questo territorio. Rossi, insomma, pensa solo a difendere Emiliano. Proprio lui, che dai banchi di opposizione lo definiva nel peggiore dei modi. Ma il sindaco di Brindisi ci ha abituati alla sua incoerenza ed anche al suo cinismo. Per fortuna agisce in maniera così goffa che anche i cittadini più distratti se ne sono accorti da tempo.
Forza Italia – Coordinamento cittadino Brindisi
RobertoCavalera – capogruppo Forza Italia