BRINDISI – Accettando l’incarico di Asessore allo Sviluppo mi sono riproposto soprattutto una cosa: dare un taglio netto all’alibi delle priorità.
Dietro la frase “questa non è una priorità, oggi bisogna pensare a quest’altro” si nascondeva un grande inganno. C’era l’incapacità politica di assumere decisioni coraggiose che, a medio-lungo termine, avrebbero dato un respiro differente alla nostra economia ed all’occupazione
Sappiamo tutti come è andata a finire: i progetti considerati “non prioritari” sono rimasti nel cassetto. Ed inseguire le tanto sbandierate priorità non ha prodotto significativi progressi in termini di sviluppo sociale ed economico.
Credo che sia ora di voltare pagina. Nonostante le problematiche prodotte dal Covid e dal piano di riequilibrio. Anzi, soprattutto per le nuove sfide imposte dal Covid e dal piano di riequilibrio.
Lo sviluppo di questa città ha bisogno di una programmazione a lungo termine, ha necessità di individuare strategie ed obiettivi sui quali investire e, di conseguenza, di marciare senza indugio verso la loro realizzazione.
Ci sono delle priorità? Bene, si pensa anche a quelle, studiando come e con quali risorse soddisfarle. Ma non si rinuncia a niente. Soprattutto se stiamo parlando di investimenti indispensabili per realizzare il modello di sviluppo che abbiamo progettato per l’economia della nostra città.
Oggi, in modo strumentale, c’è chi torna a sbandierare l’inganno della priorità, mettendo strumentalmente in contrapposizione l’emergenza sociale con gli investimenti destinati ad offrire straordinari impatti nello sviluppo turistico ed economico ed un effetto moltiplicatore sicuro per l’occupazione.
Queste persone sappiano che non funziona più cosi.
Noi non ci caschiamo in certi tranelli, buoni solo per perseguire la bottega del consenso elettoralistico o personalismi di piccolo cabotaggio. La Vera Politica è davvero un’altra cosa.
Nessuno nega che sia necessario operare per lenire le difficoltà di cittadini ed imprese in difficoltà, e, personalmente sono in contatto con gli assessori alle attività produttive di tutti i comuni d’Italia con l’obiettivo di dare risposte unitarie alle problematiche emerse a causa del Covid.
Lo scopo di tutti è quello di fare in modo che sia il Governo ad accollarsi i costi dell’emergenza lasciando intatta la capacità di investimento degli enti locali.
Oggi Brindisi è dentro un sistema nazionale e sta ragionando, non solo insieme agli altri comuni, ma anche come gli altri comuni.
Anche per questo, oggi non vale più la logica “o questo o quello” ma “sia questo che quello”.
Piaccia o non piaccia.
Oreste Pinto, Assessore allo Sport e alle Attività Produttive