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Attorno al palazzetto grandi fibrillazioni politiche in maggioranza e opposizione
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Attorno al palazzetto grandi fibrillazioni politiche in maggioranza e opposizione

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BRINDISI – La New Arena diventa un banco di prova politico incredibilmente probante. Infatti, con un ordine del giorno i consiglieri Oggiano, Saponaro, Antonino e Vadacca, gli ultimi due rispettivamente rappresentanti del “Centro” e della Sinistra (se le categorie politiche hanno ancora un valore) richiedono il ritiro della delibera sulla New Arena. Il motivo risiede nella necessità, a loro dire, di impiegare – in questa fase d’emergenza – i 750.000 euro impegnati per espropri ed oneri di urbanizzazione in favore delle fasce sociali in difficoltà. Non una bocciatura per la New Arena, comunque. Piuttosto la richiesta di posporre di alcuni mesi la discussione, quando la situazione sarà più chiara e il Governo stanzierà fondi appositi per la ripartenza del Paese. È questo che chiedono in soldoni i firmatari.

Una linea politica che, stando alle dichiarazioni pubbliche rese dagli esponenti politici locali nelle ultime settimane, potrebbe trovare sponda in altri consiglieri comunali, che per il momento hanno preferito non esporsi.

Oltre a Vadacca di Brindisi Bene Comune, oramai in rotta con la maggioranza, un altro consigliere che astrattamente potrebbe abbracciare il tema proposto è Antonio Elefante del PD, che da tempo chiede di distrarre i fondi stanziati per eventi sportivi in favore dei cittadini in difficoltà.

E anche nell’opposizione l’odg potrebbe trovare accoglimento, ad esempio, da parte di Forza Italia, dove se il consigliere Cavalera presumibilmente non esprimerà un voto per “ragioni di opportunità”, il suo collega di partito Quarta potrebbe invece esprimersi sulla questione. Tra i firmatari dell’odg non compaiono neppure Loiacono, Lomartire, Ribezzi, Ciullo e i 5 Stelle, che saranno comunque costretti a esprimersi e scegliere da che parte stare in questa vicenda.

Ecco allora che il Consiglio comunale del 29 aprile assume una valenza politica di prim’ordine, forse anche predittiva della composizione politica futura del Consiglio comunale. E della maggioranza. Il primo incaglio di una lunga serie fino a luglio, mese in cui, con gli aggiustamenti di bilancio, si registrerà una sorta di redde ratione sul piano finanziario e politico per l’Amministrazione comunale.