L’Ora della psicologa – Andrà tutto bene: la nostra mente ha le risorse per affrontare questo periodo
Il Coronavirus sta avendo un importante impatto psicologico sulle persone: fa sentire impotenti dinanzi a qualcosa di sconosciuto e ci rende vulnerabili. Va sottolineato come il problema, in alcuni casi, non si limiti all’ansia da contagio, ma può riguardare anche la difficoltà a introdurre nuove abitudini. Molti di noi, infatti, si stanno ritrovando – probabilmente per la prima volta – a dover “freezare” le proprie vite frenetiche, le quali ci tengono impegnati per la maggior parte della giornata. A ciò, si aggiunge la penuria di contatti con gli altri, che si riverbera in una contingente carenza di affetto. Per molti sarà difficile rinunciare alle serate in compagnia, alle gite e, perché no, a quel lavoro di cui tanto ci lamentiamo e da cui, normalmente, vorremmo staccare la spina, anche solo per qualche giorno. Già, perché questa “vacanza”, proprio poiché imposta, non ha lo stesso sapore: tutto ciò, piuttosto ci soffoca e ci fa sentire intrappolati in una condizione alienante, quasi come degli estranei a casa nostra.
Ebbene, vorrei tranquillizzarvi dicendovi che, se a causa di questa nuova routine doveste avvertire un calo dell’umore o un senso di costrizione con relativa attivazione fisica (battito accelerato, fame d’aria, calore improvviso), non c’è da allarmarsi. È una situazione più comune di quanto possiate immaginare, causata anche da questa interruzione repentina della nostra routine, senza aver avuto modo di abituarci gradualmente.
Le emozioni, in genere, sono fondamentali per il funzionamento dell’essere umano, in quanto ci segnalano la presenza di qualcosa che ci turba, che ci rende agitati, che ci minaccia, che ci rende felici… Con esse, si attivano comportamenti, reazioni e sistemi corporei autonomi in maniera automatica e veloce. Il fatto che ci sia una variazione psicofisiologica può attivare un’emozione che a sua volta era stata determinata da alcuni particolari pensieri, che se intrusivi/nocivi, ci potranno condurre ad una situazione di sofferenza psicologica. Queste sensazioni incrementano la nostra preoccupazione per ciò che ci sta accadendo, dandoci la sensazione di non essere in grado di affrontare la situazione. Quello che dobbiamo imparare a gestire, dunque, è la disregolazione di tali emozioni che a volte ci sopraffanno: dobbiamo cercare di addomesticare la nostra reazione automatica attraverso la mente, la ragione, inquadrando tali emozioni nel giusto contesto.
Ciò che vediamo adesso non assomiglia a nulla che abbiamo già sperimentato, per questo tale situazione ci può spaventare o lasciarci attoniti.
Il disorientamento, però, può essere facilmente riconvertito: gli esseri umani, infatti, sono in grado di adattarsi a tutto. Ciò di cui hanno bisogno sono solo tempo e motivazioni. Dobbiamo essere in grado di trovarle e adeguarci a ciò che bisogna fare, reimparare a stare con i pochi cari o anche da soli. Gli strumenti non mancano. Molto utile sarà svolgere in casa esercizi di rilassamento e di respirazione guidata che sono fondamentali per gestire gli stati d’ansia e di stress in quanto alleviano la tensione, ristabilendo l’equilibrio psicofisiologico e riducendo l’attivazione durante la giornata. Tali esercizi permetteranno di aumentare il flusso di sangue ricco di ossigeno al cervello, permettendogli di funzionare in maniera più adeguata. A tal proposito, è consigliabile una moderata attività fisica all’aria aperta (ovviamente da soli, rispettando la distanza interpersonale prescritta dal DPCM), in quanto consente naturalmente un’ossigenazione del cervello, nonché la produzione di ormoni positivi.
Sarà bello, inoltre, rivalutare le serate in casa con mamma e papà o con il coniuge e i figli; approfittiamone per fare ciò che ci siamo sempre lamentati di non avere il tempo di portare a compimento; testiamo nuove ricette; allestiamo una piccola palestra in casa dove poter fare attività fisica; guardiamo film e serie tv; leggiamo, leggiamo tanto. Tutte queste attività allontaneranno i pensieri nocivi e le ansie ad essi collegate perché consentono di spezzare il circolo vizioso nel quale ci possiamo ritrovare intrappolati.
E poi ci sono loro, i tanto vituperati social, che se usati con grano salis ci permettono di accorciare le distanze.
Andrà tutto bene, vinceremo noi: sulle nostre paure e sul Coronavirus.
Dottoressa Viviana Guadalupi, Psicologa