BRINDISI – Approfitto del mio ruolo, per lanciare un grido di allarme e di dolore di tanti titolari di attività commerciali, artigianali, ristoratori, titolari di pizzerie, titolari di piccole e medie imprese. NON CE LA FANNO PIU’. Sono allo stremo delle forze e delle loro capacità di spesa, molti hanno staccato il cellulare per non sentire le richieste di pagamento di bollette , di fitti , di creditori , di istituti di credito.
La situazione è gravissima, seriamente compromessa , da noi l’economia non girava a mille , il commercio già stentava per diversi e più svariati motivi, le imprese non navigavano nell’oro, ma se pur lentamente i denari circolavano , l’economia era lenta ma andava, poi è arrivato questo maledetto Covid 19,con le sue giuste restrizioni, a dare il colpo di grazia in una situazione già non rosea.
Molti giovani a Brindisi e Provincia, negli ultimi anni hanno aperto tante attività, ristoranti tradizionali,gourmet, pub, vinerie ,steakhouse, birrerie , cocktail bar, fish food, alcuni per scelta altri per necessità , creando però un economia nuova e diversificata. Mi auguro che tutte queste nuove forze riescano a durare alla fine di questo lungo calvario,riaprendo tutte le attività.Diversamente sarebbe una tragedia.
A questa situazione si aggiunge la drammatica situazione dei lavoratori dipendenti , molti in cassa integrazione per chiusura attività momentanea , che però non prenderanno i soldi subito ma quando la burocrazia lo deciderà e solo 80% dello stipendio. Altra situazione a dir poco esplosiva.
La politica deve avere la forza di trovare le soluzioni migliori per uscire da questa crisi, deve osare, la situazione è straordinaria, per questo merita provvedimenti esclusivi ,originali ed eccezionali.
I Comuni non possono avere il peso di tutti i costi di questa situazione , mancano i fondi , le risorse. Tutta la buona volontà dei Sindaci non basta a reggere ed a gestire questa emergenza.
Il non far pagare le tasse è cosa buona e giusta,in questo momento, ma i Comuni si reggono su quelle entrate che il governo deve impegnarsi a trasferire alle Amministrazioni Comunali , quanto prima possibile, per evitare un default o un crollo verticale dei servizi offerti.
I Commercianti , gli artigiani,le piccole imprese ,i professionisti ed i lavoratori hanno bisogno di liquidità immediata ogni famiglia deve avere la possibilità di percepire dallo Stato uno stipendio da 1000 a 1.500 euro a secondo del nucleo familiare e i lavoratori in cassa integrazione devono da subito percepire l’intero stipendio senza decurtazioni,oltre al taglio ed al congelamento di tutte le tasse .
Oserei dire che in questo periodo straordinario Lo Stato deve elargire uno speudo reddito di cittadinanza a tutti quei soggetti a rischio e fino alla fine dell’emergenza.
Così si eviteranno situazioni pericolose per l’ordine pubblico e verrebbe ristabilito un senso di giustizia e una liquidità indispensabile per la sopravvivenza di molti,con la speranza che entro l’estate prossima tutto diventi un brutto incubo da dimenticare.
Claudio NICCOLI Segr. Provinciale Idea per Brindisi