Coppia olandese dona 2.500 euro al Consorzio di Torre Guaceto: “Vogliamo resti un posto incantevole anche per nostri figli e nipoti”
BRINDISI – Passare dall’essere cittadini dei Paesi Bassi al diventare membri della comunità di Torre Guaceto è un attimo quando si ama la natura. E’ stato così per una coppia olandese che, conosciuta la riserva quasi per caso, ha deciso prima di trasferirsi, poi di sostenerla con azioni concrete, donando una notevole somma.
Si chiamano Stanley Bergwerf Bok ed Annette van Luyk, moglie e marito nella vita, compagni e complici nella battaglia quotidiana per la tutela della natura. Stanley ed Annette sono quel genere di persone che non si limitano a condannare a parole tutti quei grandi e piccoli comportamenti umani che ogni giorno distruggono un pezzo del pianeta, loro cercano di condurre una vita che sia il più ecosostenibile possibile e non si tirano indietro quando c’è da aiutare la natura. Il loro grande amore per l’ambiente e gli animali non è fresco di nascita, anzi, è uno dei tanti collanti che li tiene uniti l’uno all’altro da sempre. “Abbiamo sempre vissuto vicino al mare – raccontano Stanley ed Annette -, in Olanda ci siamo impegnati tanto per fare del nostro meglio per proteggere la natura. Per dirne una, ad un certo punto un imprenditore decise di portare avanti un progetto all’interno della riserva naturale dell’Aia, un progetto che avrebbe danneggiato le famose dune di questo parco. Noi abbiamo combattuto con tutte le nostre forze in difesa dell’area protetta e siamo riusciti a fermarlo”. Poi un giorno, Stanley ed Annette hanno deciso di mettere le radici anche in Italia. Così nel 2014, hanno comprato una casetta di campagna a Ceglie Messapica. La loro idea iniziale era quella di spostarsi in Puglia qualche volta l’anno, giusto per passarci un po’ di tempo durante le vacanze. Ma, arrivati a Ceglie, i due hanno fatto la grande scoperta: Torre Guaceto. Ne ha sentito parlare e l’ha raggiunta. “Siamo rimasti incantati dalla bellezza della Riserva – spiegano con affetto Stanley ed Annette -, incantati dalla sua natura incontaminata e dalla sua acqua cristallina, soprattutto fuori stagione, quando si ha la spiaggia e le dune quasi tutte per sé”. Da qui la coppia ha iniziato a frequentare l’area protetta ogni qualvolta si spostava in Puglia per le vacanze, sognando di poter, un giorno, trasferirsi proprio a Torre Guaceto. “Quando è nata l’opportunità di acquistare una casa nella nostra zona preferita, non ci abbiamo pensato per un momento e l’abbiamo presa – continua il racconto di Stanley ed Annette -, ora io, Stanley, ci vivo in modo permanente, lei, Annette, a volte torna in Olanda”. Acquistata la casa, la coppia ha deciso di rimboccarsi le maniche per sostenere la Riserva. “Con tristezza abbiamo notato che di anno in anno aumenta la mole di plastica e rifiuti che arriva sulle spiagge della nostra amata Torre Guaceto – raccontano – e allora abbiamo deciso di fare qualcosa al riguardo, affinché questo posto unico rimanga intatto anche per i nostri figli e nipoti”. La coppia ha contattato il Consorzio di Gestione dell’area protetta e chiesto se fosse possibile fare una donazione per sostenere le attività dell’ente, da qui l’idea di indirizzare i loro sforzi verso il centro recupero fauna selvatica della Riserva, per il quale è stata lanciata la campagna di crowdfundig “Adozioni selvagge”. “Abbiamo deciso di devolvere 2.500 euro a favore del progetto perché apprezziamo l’operato del Consorzio e vogliamo sostenerlo” hanno spiegato Stanley ed Annette. “Siamo immensamente grati a Stanley ed Annette – ha commentato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto -, molto spesso non diamo il giusto valore a ciò che abbiamo a due passi da casa, mentre chi viene da fuori rimane abbagliato dalle nostre ricchezze naturalistiche. Questa storia ne è l’esempio. Quando tutto tornerà alla normalità dedicheremo a Stanley e ad Annette la liberazione di uno degli animali che cureremo anche grazie a questa donazione”. La donazione della coppia ha dato nuovo slancio alla raccolta fondi “Adozioni selvagge”, ma c’è ancora tanta strada da fare per raggiungere l’obiettivo dei 20mila euro necessari per acquistare il materiale necessario per un perfetto funzionamento del centro recupero. Per questo motivo, si ricorda che donare è semplice, basta collegarsi alla piattaforma, cliccando su https://www.produzionidalbasso.com/project/adozioni-selvagge/ e donare la somma che si ritiene più opportuna.