Porto: il Sindaco dice sì ai fanghi di Sant’Apollinare a Micorosa e al ricorso contro il Provveditorato. Siamo alla svolta definitiva?
BRINDISI – Bisogna dare atto al Sindaco Rossi di aver dato seguito, forse con un po’ di ritardo, alla delibera del Consiglio comunale dello scorso anno dove si professava la volontà politica di realizzare le opere strategiche per il porto di Brindisi; ovvero quelle già finanziate.
Nell’incontro tenutosi ieri in Autorità Portuale, infatti, il Sindaco ha firmato il ricorso gerarchico contro il Provveditorato, reo di aver bloccato o rallentato l’iter per la realizzazione di infrastrutture vitali per il porto. Sul piatto della bilancia ci sono soprattutto il pontile a briccole, i nuovi accosti di Sant’Apollinare, il nuovo infopoint. Ma c’è anche la necessità di realizzare opere urgenti senza trovarsi puntualmente la scure del Provveditorato (o dei tribunali amministrativi) per la presunta incompatibilità di ogni opera con il contesto urbanistico portuale.
Ecco allora la ragione del ricorso gerarchico firmato da tutti gli attori del porto di Brindisi. Anche perché, con questo stato dell’arte, l’imminente stagione crocieristica rischia di saltare, dato che servirà costruire in tempi rapidissimi un ricovero per le apparecchiature radiogene necessarie per il controllo dei crocieristi.
Ma dall’incontro di ieri sarebbe emersa un’altra importante notizia, ovvero che il Sindaco sarebbe favorevole a valutare il deposito dei fanghi rivenienti dai dragaggi di Sant’Apollinare presso Micorosa. Una soluzione, questa, che potrebbe davvero imprimere un’accelerata importante alla realizzazione dei nuovi accosti e sbloccare finalmente lo stato d’impasse in cui versa lo scalo brindisino.