BRINDISI – Evidentemente il sindaco Rossi pensava che nessuno se ne sarebbe accorto. Ed invece noi abbiamo scoperto come questa Amministrazione intende risolvere il problema del mancato aumento delle rette per poter frequentare gli asili nido comunali.
In un primo momento, come è noto, avevano pensato di far sborsare alle famiglie brindisine migliaia di euro in più, facendo leva sulla concessione del bonus-asili da parte dell’Inps.
Di fronte ad una sommossa generale il sindaco Rossi e la sua Giunta hanno fatto retromarcia, approvando una delibera (la n. 52/20) con cui hanno revocato gli aumenti stabiliti.
Per molti è bastato questo per far gridare alla vittoria. Ed invece c’è il “trucco”! In coda alla delibera si dice testualmente che “il minore introito derivante dall’adozione del provvedimento di revoca degli aumenti è pari ad euro 262.300,00 che sarà compensato da una corrispondente riduzione della spesa prevista nel capitolo 10460/24”.
In realtà, tale capitolo è quello relativo ai servizi all’infanzia e quindi questo fa presupporre che per l’anno scolastico che parte da settembre 2020 non sarà rinnovato il contratto alla cooperativa che gestisce gli asili nido (quella attuale è la coop. Scintilla).
Presumibilmente, pertanto, si tornerà alla proposta originale di questa Amministrazione che prevede la chiusura degli asili nido comunali? Pare proprio di si.
Ancora una volta – è evidente – si decide sulla testa dei brindisini senza coinvolgere nessuno e soprattutto pensando di poter fare il bello e il cattivo tempo, spesso a danno dei più deboli, come anziani (vedi tagli all’assistenza domiciliare integrata) e i bambini (taglio asili nido).
Signor Sindaco: i brindisini non hanno l’anello al naso!!!!
Carmela Lo Martire – consigliere comunale