Laboratorio chimico – ambientale e riconversione centrale Enel. Bozzetti (M5S): “Accelerare il processo di uscita dal carbone”
BRINDISI – “L’audizione di questa mattina è stata importante per avere rassicurazioni sul futuro dei dieci dipendenti del laboratorio chimico – ambientale dell’Enel di Brindisi, che verranno ricollocati dall’azienda, e per fare il punto sulle prospettive di sviluppo e di riconversione ambientale della centrale. È necessario che tutte le procedure di VIA e AIA e gli adempimenti previsti dalla legge 55/2002 per la riconversione vengano conclusi il prima possibile per permettere ad Enel di partecipare per tempo alle aste del mercato della capacità con cui Terna assicura l’approvvigionamento dell’energia e le condizioni di adeguatezza del sistema elettrico coerenti con gli obiettivi di decarbonizzazione”. Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti a margine dell’audizione da lui richiesta in V Commissione in merito alla chiusura del laboratorio chimico – ambientale presso la sede dell’Enel di Brindisi
“Nonostante a partire dal 2016 il ruolo del laboratorio sia ormai superato – continua Bozzetti – sarebbe opportuno continuare a garantire la presenza di poli di ricerca nel territorio di Brindisi soprattutto in questa fase di phase-out dal carbone per promuovere nuove opportunità e progettare, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali, un nuovo futuro industriale integrato e innovativo che non si fermi solo alla riconversione a gas della centrale, ma che si indirizzi verso soluzioni sempre più green in grado di superare totalmente l’utilizzo delle fonti fossili. Siamo contenti che, così come accaduto solo qualche giorno fa per il tavolo istituzionale sul porto di Brindisi, anche oggi sia emersa una unità d’intenti da parte di tutti gli attori interessati per il bene del territorio. Parti datoriali, sindacati, istituzioni e azienda si sono mostrati compatti affinché si possa giungere al più presto al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’esercizio dei nuovi impianti. Brindisi sconta un + 900% di utilizzo degli ammortizzatori sociali nel 2019 rispetto al 2018, per questo dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi nel progetto di riconversione degli impianti e per agevolare nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili che – conclude – oltre a garantire minori impatti dal punto di vista ambientale, permetteranno anche la tutela degli attuali livelli occupazionali sia diretti che indiretti.”