Altra importante vittoria dell’avvocatura dell’ADOC di Brindisi destinata a fare da apripista per migliaia di contenziosi legati all’utilizzo improprio dello strumento “Street Control” da parte della Polizia Locale
BRINDISI – Con sentenza n° 33 del 31 gennaio 2020 il Giudice di Pace di Brindisi nella persona della Dott.ssa VILEI ha accolto il ricorso proposto dagli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI avverso una contravvenzione elevata ad un cittadino di Brindisi mediante l’utilizzo dell’apparecchiatura denominata “street control”.
La vicenda trae origine da una serie di multe elevate la scorsa estate sulla litoranea brindisina indiscriminatamente ed a scapito di numerosi cittadini.
Nello specifico agenti della Polizia Locale, comodamente a bordo delle auto di servizio, sanzionavano “a strascico” tutte le auto da sempre storicamente parcheggiate dai bagnanti ospiti dei lidi limitrofi.
Tali modalità, peraltro utilizzate anche in altre zone centrali della città, destavano ansia e preoccupazione considerato che i cittadini a centinaia si sono visti recapitare direttamente presso il proprio domicilio il verbale/i d’infrazione anche solo per aver semplicemente accostato l’auto nell’attimo in cui la macchina fotografica riprendeva la targa.
La problematica, infatti, è legata al fatto che nulla viene contestato immediatamente all’inconsapevole malcapitato che ha contezza dell’infrazione a distanza solo dopo diversi mesi con il rischio di essere sanzionato più volte in aggiunta, peraltro, ad ulteriori spese di notifica ed accertamento.
Alla luce di tali serie perplessità nell’utilizzo dello street control gli Avv.ti ELIA e MASI dell’ADOC di Brindisi decidevano di proporre ricorso dinanzi al GdP di Brindisi adducendo tra le tante motivazioni la mancata contestazione immediata, così come prescritto dal Ministero dei Trasporti.
Pertanto, il Giudice di Pace di Brindisi condividendo il ricorso dei legali, con la richiamata pronunzia che costituisce un importante precedente, ha motivato come segue: “va premesso che lo street control (strumento con il quale l’infrazione è stata rilevata) è uno strumento dotato di macchina fotografica e di videocamera ad infrarossi. Tramite questo è possibile scattare due foto in simultanea (una alla targa e l’altra all’abitacolo) nel giro di 20 metri. Le foto arrivano in tempo reale sul tablet ed un agente, verificata l’irregolarità, compila il verbale…solo quando la contestazione non è possibile, il verbale può essere notificato successivamente. Ha quindi precisato il Ministero che lo street control può essere usato per rilevare contravvenzioni a condizione che ci sia sempre un agente a visionare il tablet e che non ci sia il conducente al volante dell’auto sanzionata o nei paraggi”.
Ancora una volta l’ADOC di Brindisi si fa interprete della richiesta di tutela dei cittadini ottenendo importanti risultati in sede giudiziaria dopo aver sollevato, in più occasioni, anche a mezzo stampa, dubbi e perplessità circa l’inasprimento dell’azione sanzionatoria da parte della Polizia locale a discapito della sensibilizzazione dei cittadini sui temi della sicurezza stradale.
Quanto sopra in un quadro che vede i cittadini in forte sofferenza economica e la città carente dal punto di vista della viabilità, segnaletica, disponibilità di parcheggi, qualità ed efficienza del servizio di trasporto pubblico locale solo per fare qualche esempio.
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