BRINDISI – Sala gremita al dibattito promosso da Regione Puglia e Puglia Sviluppo sul futuro del territorio
Lo sviluppo del territorio di Brindisi al centro del dibattito tra istituzioni, imprese e cittadini in corso oggi a Brindisi, nel Foyer del Teatro Verdi con l’obiettivo di contribuire alla crescita del tessuto imprenditoriale dell’intera provincia, partendo dall’analisi socio-economica. Sala gremita per questa iniziativa promossa da Puglia Sviluppo, agenzia in house della Regione Puglia, alla quale sono intervenuti Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia; Riccardo Rossi, Sindaco della Città di Brindisi; Antonio De Vito, Direttore Generale di Puglia Sviluppo; Patrick Marcucci, Presidente di Confindustria Brindisi e il Maestro Al Bano Carrisi. A moderare il dibattito la giornalista Annagrazia Angolano.
“Siamo riusciti dopo una battaglia molto dura e complicata – ha detto Emiliano – a convincere Enel a dismettere la centrale a carbone di Cerano. Questo impegno è stato preso per il 2025. Già adesso siamo scesi da circa 7-8 milioni di tonnellate di carbone a 1,8. Ma credo si possa già annunciare che, anche grazie forse alla presenza di Al Bano, Enel sta dismettendo uno dei due gruppi a carbone. Questo tonnellaggio quindi sarà ulteriormente dimezzato e noi vigileremo che l’impegno a chiudere la centrale entro il 2025 venga rispettato.
È chiaro – ha aggiunto il presidente della Regione – che scattano tutta una serie di problematiche con il decomissioning delle quali stasera vogliamo discutere, perché chiudere quella centrale significa che i rimorchiatori nel porto lavorano di meno, che non ci sono gli scaricatori, che 800 impiegati e operai della centrale rischiano il loro posto di lavoro. Dobbiamo dare atto ad Enel che ha preso questo impegno alla dismissione e lo sta mantenendo. Ma bisogna trovare un altro modello industriale, perché non si può pensare di mandare a casa gli operai e di dimenticarsi delle loro famiglie. Questo diventa assolutamente centrale ed è l’oggetto della discussione di stasera. La battaglia per l’ambiente la stiamo vincendo, perché fino all’ultimo bisogna sempre stare attenti. Però non si può dire alle persone che si vince la battaglia l’ambiente ma le loro famiglie vanno vanno in rovina. Questo non si può fare”.
“Per me la decarbonizzazione è una ossessione – ha dichiarato il ministro Boccia – ne abbiamo parlato più volte in questi anni con Emiliano, ci hanno insultato quando ne parlavamo, e ora finalmente ci ascoltano anche gli altri. Oggi siamo felici che il tema del Green new deal sia centrale non solo in Italia ma in tutta Europa. Bene, le cose che inevitabilmente verranno fatte a Taranto devono essere fatte anche a Brindisi”.
“Sono felice di aver scritto Notte a Cerano, quella canzone è un vero e proprio documento – ha detto Al Bano – ricordo benissimo quando tutto è iniziato, l’ho vissuto, è stata una violenza per il territorio. Tutte le estati le passavamo in quella zona che era un piccolo paradiso, che poi è diventato quello che è diventato”.
L’incontro rappresenta l’avvio di una serie di interventi pubblici programmati da Puglia Sviluppo nella Terra di Brindisi con i quali si vuole diffondere ulteriormente la conoscenza degli strumenti agevolativi regionali, con particolare riferimento alle misure dedicate alle startup ed alle microimprese.
“Il progetto “Notte a Cerano” – spiega Antonella Vincenti, vice presidente di Puglia Sviluppo – è il titolo di una canzone di
Al Bano del 1987 con la quale il maestro denuncia la sua contrarietà al modello di sviluppo scelto per la città di Brindisi. Quella canzone, oltre che bella è attualissima, ci offre la possibilità di analizzare le condizioni socio-economiche della nostra provincia. Il rilancio della Terra di Brindisi, di sicuro, potrebbe partire dalla misure finanziarie di Puglia Sviluppo. Non solo. Abbiamo dato valore alle imprese della nostra regione, siamo stati vicini alle loro esigenze, alle loro difficoltà. Questo, insomma, il nostro ruolo. Sono stati realizzati investimenti per oltre 4 miliardi di euro, generate le condizioni per una nuova occupazione pari ad oltre 20.000 nuove unità lavorative e erogate risorse pubbliche per oltre 1 milione e mezzo di euro. Questa la nostra missione”.