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Festa per i 25 anni del Cetma, il comunicato della Regione
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Festa per i 25 anni del Cetma, il comunicato della Regione

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BRINDISI – Il Cetma (Centro di ricerche Europeo di Tecnologie, design e Materiali) con sede nella Cittadella della Ricerca di Brindisi compie 25 anni. Il tema dello sviluppo del Mezzogiorno attraverso l’innovazione è il cuore del convegno in corso oggi a Brindisi, Palazzo Nervegna, al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino.

“Quando sono diventato Presidente – ha detto Emiliano – il Cetma di Brindisi era in una situazione gravissima perché il Governo non pagava molte delle ricerche che gli aveva commissionato. Abbiamo quindi inventato un sistema, un fondo di rotazione, che ha consentito al Cetma di proseguire la sua attività. Lo abbiamo fatto come Regione proprio perché condividiamo l’importanza della ricerca scientifica soprattutto per quelle aree che hanno ambizioni di sviluppo verso il futuro. Il Cetma è fondamentale per l’economia della provincia di Brindisi e ci auguriamo, anche grazie alla nostra disponibilità a prendere in consegna la cosiddetta Cittadella della Ricerca, di poter implementare lì altri centri simili con l’aiuto del Governo, ne ho già parlato sia con il Presidente del Consiglio Conte che con altri esponenti del Governo oggi presenti a Brindisi.
Ci sono tutte le prospettive per restituire a questa provincia, in connessione anche alla presenza dell’Università, tutti i tutti i punti di forza per uscire dall’economia del carbone. Enel ha promesso che dismetterà la centrale almeno nelle sue componenti a carbone nel 2025, e abbiamo l’impegno a dimezzare la produzione a carbone già dal 2020. Tutta una serie di buone notizie che porteranno vantaggio sia all’economia, sia all’ambiente, sia alla formazione delle giovani generazioni che noi vorremmo che rimanessero qui e non andassero via”.

“Cetma – ha dichiarato l’assessore Borraccino – svolge un ruolo importante nel tessuto produttivo pugliese favorendo il trasferimento tecnologico e i processi di innovazione soprattutto per le piccole e medie imprese, in perfetta linea con la politica industriale che come assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia stiamo portando avanti. È importante coniugare la capacità progettuale, e quindi l’attitudine ad acquisire finanziamenti mediante la partecipazione ad avvisi pubblici, con la capacità di fornire servizi specialistici a soggetti diversi. Per tale motivo,  soprattutto con il coordinamento della sezione competitività, stiamo promuovendo processi di ricerca  e innovazione , di economia circolare , con uno sguardo all’internazionalizzazione, con  la possibilità di fruire dell’accesso al credito, che rappresentano dei fattori fondamentali capaci di fornire grosse opportunità di sviluppo economico e occupazionale. È importante continuare a lavorare su scelte condivise con tutti gli attori: imprese, associazioni datoriali, Università, sindacati. Sono fiero di disporre in Puglia del Cetma, che contribuisce tra l’altro a valorizzare i talenti dei nostri giovani, limitando il triste fenomeno dell’emigrazione intellettuale”.

Il Cetma è un’organizzazione senza scopo di lucro nella forma di consorzio con partecipazioni pubbliche e private che fu promosso da Enea con la finalità di favorire il trasferimento tecnologico e i processi di innovazione e di trasferimento tecnologico del sistema industriale con particolare riferimento alle piccole e medie imprese meridionali e pugliesi. Cetma ha perseguito queste finalità realizzando un’attrezzata tecnostruttura dotata di un significativo capitale umano altamente qualificato costituito da ricercatori e tecnici con competenze multidisciplinari.

Con i suoi 65 addetti a tempo indeterminato (a cui si aggiungono borsisti e stagisti) Cetma è sicuramente annoverabile tra uno dei più grandi centri privati di ricerca ed innovazione del Paese non collegato a grandi gruppi industriali.

Nei suoi 25 anni di attività ha prodotto ricadute occupazionali e socio-economiche sia dirette che indirette sul territorio. Ha contribuito ad impegnare circa 1700 anni*uomo di lavoro altamente qualificato (1300 presso la propria sede e 400 presso le sedi dei propri consorziati) limitando la dispersione e l’emigrazione di professionalità altamente qualificate.
Ha rappresentato un’opportunità di occupazione, formazione e specializzazione per oltre 240 figure professionali di alto profilo, che successivamente hanno trovato collocazione presso il consorzio stesso, presso i soci e presso altri enti e imprese. Ha gestito progetti di formazione di rilievo in cui ha attivato 230 borse di studio annuali che hanno determinato un placement occupazionale del 70-80%.
Cetma ha messo a punto ed implementa un efficace e virtuoso trasferimento tecnologico: le competenze e il know-how acquisito dai suoi dipendenti partecipando a progetti di ricerca (parzialmente finanziati) viene trasferito alle imprese e alle istituzioni attraverso servizi ad elevata specializzazione. Gli utili derivanti dalle attività di servizio sono sistematicamente reinvestiti per cofinanziare le attività di ricerca, di formazione e di divulgazione.
L’efficacia della sua attività di trasferimento tecnologico trova dimostrazione nell’importo e nel numero crescente di commesse per consulenze di ricerca e innovazione che esso riceve da terzi. A fronte di circa 84 milioni di euro di finanziamenti acquisiti su base concorsuale a livello nazionale, europeo e regionale per i propri progetti di ricerca, il consorzio ha acquisito ulteriori 53 milioni di euro derivanti dall’erogazione di servizi specialistici di ricerca e innovazione forniti a soggetti pubblici e privati. Su oltre 1000 commesse ricevute da terzi, il 67% proviene da piccole e medie imprese, il 20% da grandi imprese e il 13% da istituzioni pubbliche. Il 60% di queste commesse deriva da soggetti pugliesi confermando il suo ruolo importante nel sistema dell’innovazione della Regione.

Può contare su una vasta esperienza di ricerca cooperativa con tutte le principali università e centri di ricerca pubblici e privati d’Italia e d’Europa. Aderisce a molte organizzazioni ed associazioni che raggruppano imprese e istituzioni di ricerca di carattere regionale, nazionale ed europeo.