Far venire i tour operator a Brindisi: l’idea dell’attivista di BBC piace al Comune. Ma non tutti sono stati invitati al tavolo…
BRINDISI – Serena Carlucci, proprietaria di un’agenzia di viaggi e attivista di Brindisi Bene Comune, ha proposto al Comune di coinvolgere alcuni tour operator per fargli conoscere Brindisi e provare a inserire la città nei cataloghi di settore. Il Comune ha accolto con favore la proposta, e prossimamente si conoscerà come si materializzerà il supporto dell’ente comunale all’iniziativa privata della Carlucci.
Nel frattempo, oggi si è tenuta una prima riunione con alcuni attori che a vario genere si occupano di turismo, così da iniziare a pianificare le prossime mosse.
Le polemiche non sono mancate, perché al tavolo era presente ad esempio l’Associazione Storia Patria, mentre non sono state convocate associazioni molto attive nel campo turistico come l’Associazione Brindisi e le Antiche Strade (alle prese da anni con la promozione dei percorsi storico-culturali), l’Associazione Le Colonne (che si è fatta promotrice dell’iniziativa Accogliere Ad Arte e che gestisce il Museo Faldetta, unico dei tre musei non rappresentato al tavolo), l’Associazione Archeo, ecc.
Al tavolo non c’erano neppure altri operatori del settore, come ad esempio le guide turistiche, così come polemiche sono giunte da un ristoratore che su Facebook lamentava la mancata convocazione di chi in prima linea fa accoglienza turistica, ovvero di chi gestisce attività ristorative e locali in città.
A breve dovrebbe essere organizzato un altro incontro, e forse sarebbe il caso di aprirlo alla partecipazione di tutti coloro che si spendono in questo campo e che possono apportare idee e competenza. Una città inclusiva e aperta, in fondo, si costruisce anche così: non escludendo nessun brindisino.