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Disfatta del Brindisi a Cerignola – Il commento di Luigi Rubino
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Disfatta del Brindisi a Cerignola – Il commento di Luigi Rubino

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BRINDISI – La trasferta foggiana si dimostra amara per il Brindisi che sul manto erboso dello stadio “Monterisi” di Cerignola incassa una sonora sconfitta per 4-1.
La squadra biancazzurra non è nuova a questi capitomboli ed infatti, dopo i quattro gol incassati nel girone di andata contro Casarano e Altamura, oltre ai tre subìti dal Bitonto, gli amanti delle statistiche possono ricordare un’altra “Caporetto” della stagione 2019-2020.
Eppure nella prima frazione di gioco il Brindisi ha mostrato – in alcuni frangenti – personalità e coraggio su un campo difficile, contro una squadra obiettivamente più forte e completa in tutti i reparti. Alla rete cerignolana che spezza la partita risponde dopo pochissimi minuti Tourè, migliore in campo per gli adriatici, il quale si incunea tra due difensori e, involandosi a rete, sigla con freddezza l’1-1. La partita cambia, il Brindisi diventa arrembante e per i pochissimi brindisini presenti nel settore ospiti una ventata di leggero ottimismo pare stagliarsi all’orizzonte.
Passato questo momento, però, cala il buio.
Nel secondo tempo il Cerignola dilaga grazie alla tecnica dei suoi calciatori e all’organizzazione data da mister Feola. La differenza tra noi e loro, del resto, sta tutta qui: profondità della rosa e giocatori decisivi nei momenti cruciali che sappiano sfruttare i calci piazzati, altro neo del Brindisi da inizio stagione.
Inutile far processi senza senso. Occorre salvarsi quanto prima possibile e chiudere la stagione in modo dignitoso, anche alla luce della nuova ricapitalizzazione societaria.
Le prossime saranno settimane decisive per il futuro del calcio nella nostra città, nel mentre la squadra preparerà la seconda trasferta consecutiva sul campo dell’ostico Grumentum Val d’Agri.
Quanto alle pagelle, la sconfitta odierna – larga nelle proporzioni e soprattutto mortificante nella prestazione – rende inutile una analitica valutazione dei singoli calciatori.
A salvarsi soltanto Tourè e, nel primo tempo, capitan Marino.

Luigi Rubino