Home Politica Vertenza Santa Teresa. Bozzetti (M5S): “Convenzione con l’Arpal per il reimpiego lavoratori già a servizio dei CPI”
Vertenza Santa Teresa. Bozzetti (M5S): “Convenzione con l’Arpal per il reimpiego lavoratori già a servizio dei CPI”
0

Vertenza Santa Teresa. Bozzetti (M5S): “Convenzione con l’Arpal per il reimpiego lavoratori già a servizio dei CPI”

0

BRINDISI – Il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti ha partecipato al tavolo in Provincia di Brindisi sulla Santa Teresa Spa.

“Si farà la convenzione con l’Arpal per i 9 lavoratori per anni a servizio dei centri per l’impiego e ora in cassa integrazione – spiega Bozzetti – della durata di 12 mesi e comunque prorogabile fino all’emanazione del bando dell’Arpal per l‘implementazione del personale dei CPI. In questo modo i lavoratori saranno immediatamente operativi. In pratica si farà quanto avevamo chiesto con un emendamento alla legge istitutiva dell’Arpal oltre un anno fa, allora inspiegabilmente bocciato due volte in commissione ed in consiglio regionale. Un altro piccolo passo importante per la risoluzione della vertenza e anche per migliorare le condizioni di lavoro nella struttura di Brindisi, al momento con un organico assolutamente insufficiente rispetto alla mole di lavoro. Una situazione che si sarebbe potuta risolvere molto prima se ci fosse stata la volontà e capacità politica da parte della Regione, costretta a correre ai ripari e a dover sottoporre la convezione ad un parere preventivo dell’avvocatura per convincere il Commissario Cassano della bontà dell’operazione.” Conclude il consigliere regionale brindisino “Adesso si continuerà a lavorare a livello governativo nazionale per la proroga della cassa integrazione in deroga e allo stesso tempo bisognerà trovare la soluzione per lo stallo creatosi per altri 5 dipendenti del settore delle pulizie. La Provincia ora é chiamata alle sue responsabilità politiche, dovrà approvare il piano di risanamento per le perdite avvenute nel 2018 e 2019 della partecipata e, alla luce delle nuove novità, insieme all’azienda si dovrà rivedere al rialzo il piano industriale e conseguentemente ritirare la procedura di licenziamento collettivo.”