Ormeggiare a Brindisi costerà 2-3.000 euro in più. Ecco i nefasti effetti della mancata messa in sicurezza di Costa Morena
BRINDISI – Spesso, per sintesi giornalistica, si parla di pontile a briccole e di ordinanze della Capitaneria di porto senza soffermarsi sulle conseguenze materiali per gli operatori del settore.
Ebbene, l’ordinanza emessa dal comandante Canu (a seguito delle lungaggini inerenti l’iter per la realizzazione del pontile a briccole), con la quale si prescrive l’utilizzo di almeno un rimorchiatore in caso di presenza di forte vento dai quadranti settentrionali, comporterà un aggravio di costi per gli armatori. Infatti, la chiamata di un rimorchiatore, per di più fuori dal porto interno, comporta un costo di circa 2.000 euro. A ciò, va aggiunta una maggiorazione di altri 1.000 euro circa se il servizio dovesse essere effettuato in orari straordinari. Sempre che non si tratti di giorni festivi, perché in quella circostanza arriverebbe un’altra mazzata.
È facilmente intuibile, allora, come rallentamenti, cavilli burocratici o volontà politiche possano riverberarsi sulla competitività del porto e di conseguenza sulle (s)fortune degli operatori portuali.