New Arena, sul cantiere servirà un archeologo. Sull’area insistono magazzini di anfore romane e una necropoli
BRINDISI – L’area dove sorgerà la New Arena, secondo una perizia effettuata a settembre, è da classificare come a rischio di impatto archeologico medio: ciò vuol dire che, secondo le prescrizioni della Soprintendenza, il soggetto che realizzerà l’impianto dovrà dotarsi di un archeologo che monitori l’avanzamento dei lavori. Stando allo spoglio bibliografico, infatti, vengono segnalati, in prossimità dell’attuale quartiere La Rosa, un sito di età repubblicana ed imperiale. Durante lavori di ampliamento stradale, inoltre, sono stati rinvenute due sacche scavate nel terreno contenenti scarichi di fornace di anfore. In prossimità della zona in oggetto, poi, si segnalano una Necropoli di età romana e una Fornace di età repubblicana. In una recente pubblicazione avente come oggetto l’archeologia del paesaggio a Brindisi, si segnala infine, in località La Masseriola, in un’area condotta a vigneto, la presenza di materiali fittili che inserisce nella carta di fase dal II al III sec. d.C.
Nella stessa pubblicazione è segnalata inoltre, in località Elia-La Rosa, la presenza di materiali fittili indicanti una frequentazione, inseriti nella carta di fase relativa l’arco cronologico che va dalla metà del III alla metà del II sec. a.C., e ancora un magazzino di anfore dalla metà del II alla metà del I sec. a.C.; infine, materiali fittili e magazzino di anfore, inseriti nella carta di fase fra la metà del II e la metà del I sec. d.C.