BRINDISI – Hanno fatto discutere le accuse mosse dai dirigenti di Brescia verso la tifoseria della Fortitudo Bologna, etichettata dai lombardi come incivile a causa delle offese e degli sputi dei quali sarebbero stati oggetto i vertici della Leonessa nel corso della gara di domenica scorsa giocata al PalaDozza.
Una deriva che va denunciata immediatamente per preservare il basket, la sua bellezza e i valori che lo connotano.
Mercoledì scorso il PalaPentassuglia ha presentato un bel colpo d’occhio in occasione della gara di Champions contro il Besiktas. L’iniziativa della società brindisina di portare al palazzetto famiglie e ragazzini ha riscosso grande successo, con i seggiolini del vecchio impianto che nelle gare europee vengono oramai costantemente presi d’assalto da un pubblico eterogeneo, perlopiù giovane.
Proprio al fine di non vanificare quanto di buono viene realizzato dalla società, è opportuno stigmatizzare ciò che è avvenuto in curva, dove è stato cantato un coro diseducativo (per usare un eufemismo) che inneggia all’uso della droga (“una pallina, sì, di cocaina, ti fa stare bene dalla sera alla mattina” è una delle frasi presenti nel suddetto coro).
La speranza è che non accada mai più, perché non c’è niente di goliardico dietro a un coro del genere, soprattutto in un momento storico in cui la droga rappresenta una piaga che colpisce fasce di giovani la cui età è sempre più bassa.