Terminal privato, tutto pronto per l’acquisto dell’Autorità portuale. Dal Comune però si paventata un rischio idrogeologico su area segnata come “non a rischio”
BRINDISI – Dovrebbe essere prossima l’acquisizione da parte dell’Autorità portuale del terminal passeggeri privato della famiglia Taveri, in modo tale da riorganizzare l’accoglienza di chi si imbarca sui traghetti per la Grecia e per l’Albania.
Della cessione saranno interessati anche il Comune e l’Asi, proprietari delle aree contermini il terminal. Le parti sembrano aver trovato un accordo e il Comune dovrebbe portare la cessione delle aree di sua proprietà nel prossimo Consiglio Comunale.
Dopodiché, l’AdSP porterà la vicenda all’interno del Comitato di gestione per provvedere alla votazione per l’acquisizione del terminal e delle suddette aree. Alla votazione parteciperà anche il Comune attraverso il proprio delegato Alfredo Lonoce. E proprio dagli uffici comunali arrivano pareri che contrastano con l’apparente risoluzione dell’atavica vicenda. Dal Comune, infatti, parrebbero essere state sollevate valutazioni di merito ed eccezioni sull’acquisto del terminal privato da parte dell’ente portuale. Secondo gli uffici comunali, infatti, “L’acquisto del terminal deve fare riflettere sul rischio idrogeologico presentato in linea di principio dall’area in cui l’immobile si colloca, esattamente alla foce del torrente “fiume piccolo”. Lo stesso Comune, però, specifica subito che “si tratta comunque di area perimetrata nel piano di settore come non a rischio per via delle due canalizzazioni artificiali che a levante e a ponente della detta area immediatamente si sviluppano, evidentemente per proteggerla in qualche modo dalle possibili esondazioni”.
Insomma, seppure l’acquisto del terminal non gli compete strettamente, il Comune ha deciso comunque di esprimere un parere sul terminal oggetto dell’acquisto, paventando un rischio idrogeologico ma sottolineando contestualmente che l’area è segnalata come “non a rischio”.
Un eccesso di zelo? Non sta a noi giudicare. Ciò che possiamo raccontare è che una perizia privata ha certificato le condizioni di sicurezza dell’area e pare fugare i dubbi sollevati dagli uffici comunali.