MESAGNE – Ieri mattina personale del Commissariato di Mesagne ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 44enne R.G. residente in quel centro, in quanto gravemente indiziato di “stalking” e maltrattamenti insieme ad altri reati rientranti nella nuova disciplina nota come “codice rosso”.
La vittima, una donna del luogo, qualche anno più giovane dell’odierno arrestato, aveva iniziato una relazione con l’uomo a gennaio di quest’anno.
Gli agenti del Commissariato vengono a conoscenza dei fatti, quando il personale della volante notava la vittima in strada a Mesagne. Prontamente soccorsa, a caldo, riferiva di essere minacciata e maltrattata dal suo ex compagno, a cui aveva riaffermato la volontà di troncare la relazione.
Gli operatori della volante, si rendono conto di quanto grave fosse la situazione sottesa a quelle poche parole, per cui la sera stessa, la donna sporge querela; nel racconto ripercorreva la storia sentimentale iniziata a gennaio scorso, ma che, dopo solo tre mesi, mostrava già i segnali di deterioramento a causa della gelosia dell’uomo.
Emergevano due episodi accaduti nel periodo estivo: il primo segnato da un violentissimo litigio da cui ne deriva anche violenza fisica e che procurava delle lesioni alla donna; in un secondo litigio, l’uomo l’aveva costretta a stare di notte nel giardino di casa. In entrambe le circostanze l’ex compagno sottraeva il cellulare alla vittima per leggere i messaggi e vedere chi erano le persone con cui aveva contatti. La vittima aveva immaginato che quei litigi fossero solo situazioni isolate, destinate a rimanere tali e connaturate a qualunque tipo di relazione e, con questa convinzione, non aveva dato alcun significato ai fatti e non aveva denunciato. Diversi episodi si erano susseguiti, sempre caratterizzati da modi bruschi, fino a quando la donna trovava il coraggio di troncare la relazione.
Da quel momento la vittima veniva tempestata di messaggi fino a quando cedeva alla richiesta di un ultimo incontro chiarificatore, nel quale la donna confermava di voler chiudere la relazione.
La risposta del compagno era talmente violenta tanto da puntarle un’arma contro al fine di convincerla a tornare sulle sue decisioni e la invitata a riflettere paventando che per lei non potesse esistere un’altra relazione, se non la loro.
Nonostante questi fatti e la determinazione della donna a concludere il rapporto sentimentale, l’uomo nei giorni seguenti si presentava sotto casa della donna e la tempestava di messaggi dai toni minacciosi.
Nel corso delle indagini esperite dagli agenti del Commissariato emergeva anche un’altra tragica realtà: l’uomo era stato già denunciato per reati analoghi dalla precedente fidanzata.
La collaborazione fiduciosa della vittima si è rivelata utilissima a costruire un quadro indiziario forte con una serie di informative trasmesse alla Procura in tempo reale. Al magistrato è stato delineato un quadro indiziario molto complesso che ha poi determinato l’A.G. ad emettere un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che è stato eseguito all’alba di ieri.
L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Brindisi.
Proprio nella mattinata odierna la Questura di Brindisi nell’ambito del Progetto “Questo non è amore” è stata presente con il Questore ed alcuni poliziotti presso l’Istituto Secondario “Morvillo-Falcone” per partecipare ad una giornata di sensibilizzazione sulla violenza di genere. All’evento, pregno di emozioni, hanno dato un grande contributo i genitori di Melissa Bassi e la mamma di Noemi Durini.