La sinistra brindisina: “Serve una politica industriale e ambientale. Nazionalizzare l’Ilva, subito”
BRINDISI – Taranto, una realtà emblematica dei sogni e dei tradimenti di un Mezzogiorno prima illuso poi sfruttato ed infine abbandonato, sta vivendo tutte le contraddizioni del dilemma salute/lavoro.
Un problema enorme affrontato sempre con difficoltà ed inganni ma oggi gestito con superficialità ed approssimazione.
Siamo vicini ai cittadini di Taranto ed ai lavoratori dell’ex Ilva.
Difficile oggi per chiunque esprimere proposte: la situazione si è notevolmente complicata.
Ma va affrontata.
La produzione di acciaio è strategica per la Puglia, l’Italia e l’Europa, la dimensione occupazionale dell’ex Ilva è imponente, i problemi acclarati della salute della popolazione tarantina sono drammatici.
Bisogna agire con saggezza ed equilibrio,
Saggezza ed equilibrio non dimostrati dai privati. Se si vogliono tenere insieme tutte le problematiche per affrontarle in modo serio e con risultati il Governo italiano, d’intesa con l’Europa, deve programmare a breve un intervento diretto sulla gestione dell’ex Ilva, per garantire una produzione eco sostenibile al massimo livello ed una fase di risanamento ambientale seria ed incisiva.
Tutte le altre proposte, radicali ed estreme in un senso o nell’altro sono inattuabili.
Enzo Casone Coordinatore L’Agorà della Sinistra -SI Brindisi
Ivano Valente Segretario Cittadino Rifondazione Comunista Brindisi