Comunicato stampa cassaintegrati Dcm srl Brindisi
BRINDISI – Apprendiamo con soddisfazione che finalmente a Brindisi si sia costruito un fronte unico per affrontare la vertenza ex GSE a difesa di un territorio che ha già pagato con lacrime e sangue dal punto di vista occupazionale.
La nostra storia parte da lontano , dal fallimento della Ex Gse alla concessione dell’esercizio provvisorio da parte del tribunale di Brindisi con un unico obbiettivo, quello di salvare 225 posti di lavoro. La ex GSE venne successivamente acquisita dalla Dcm srl tramite un asta giudiziaria.
Ricordiamo a tutti che fu una trattativa complicata ma alla fine si raggiunse un accordo in sede istituzionale alla presenza della task force pugliese dove, dove fu esposto il cosiddetto Piano Drago che prevedeva il reintegro di tutto il personale attraverso percorsi di riqualificazione e di momentanea cìgs per ristrutturazione. Bene, sono passati da quella data 21 mesi e del piano Drago non si è avuto nessun riscontro e gli unici a rimetterci dal punto di vista economico, sociale e morale siamo stati soltanto noi cassintegrati della Dcm che siamo stati esclusi da ogni forma di partecipazione alla ripresa lavorativa e che, anzi, non veniamo presi in considerazione nemmeno nel pur fallace piano industriale presentato dal nuovo a.d. del gruppo Dema. Nella consapevolezza della grave situazione chiediamo la sostanziale Unione sindacale e il sostegno politico ad ogni livello possibile. Restiamo ovviamente pronti ad intraprendere iniziative anche estreme se non avremo serie e assennate assicurazioni del mantenimento occupazionale.