BRINDISI – Tra gli argomenti da discutere nel Consiglio Comunale che avrà luogo domani vi è anche la proposta di delibera relativa agli indirizzi sulle modalità di gestione del servizi riscossione e gestione delle entrate comunali.
L’indirizzo che si chiede di ricevere dalla Assise Cittadina è quello di internalizzare le attività di riscossione volontaria dei tributi maggiori (IMU, TASI e TARI), dei fitti attivi e delle sanzioni per violazioni del Codice della Strada.
Il rischio concreto, laddove questo indirizzo dovesse essere confermato, è che numerosi dipendenti dell’attuale gestore si ritroverebbero in mezzo ad una strada.
Nell’atto di indirizzo, infatti, è previsto di introdurre esclusivamente una premialità per coloro i quali, partecipando alla gara per la gestione delle residue attività di accertamento dei suddetti tributi inevasi e dell’imposta di soggiorno, si limitino a garantire il riassorbimento del maggior numero di lavoratori impiegati dall’attuale gestore.
Fermo restando che la gara dovrebbe svolgersi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Verrebbe, in sostanza, meno la clausola sociale prevista dall’artico 50 del Codice degli appalti lasciando il destino dei lavoratori nel libero arbitrio dei concorrenti alla gara.
E tanto sulla base di una interpretazione quanto meno restrittiva della delibera dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) con la quale è stato introdotto il principio per cui l’inserimento di tale clausola negli atti di gara è obbligatoria solo laddove il costo del lavoro è pari ad almeno il 50% del costo totale del contratto.
Avevo già posto il problema della tutela dei lavoratori oggi in servizio presso l’attuale gestore con una interrogazione del 5 settembre scorso, rimasta priva di risposta.
Questa mattina ho depositato un emendamento alla proposta di deliberazione che prevede la reintroduzione della clausola sociale anche alla luce del fatto che la stessa ANAC ha chiarito che tale previsione negli atti di gara è sempre legittima e facoltativa.
Laddove l’emendamento non dovesse essere accolto ancora una volta a pagare il conto della necessità di ridurre i costi che oggi gravano sul bilancio comunale sarebbero solo degli incolpevoli lavoratori!
Il Capogruppo Consiliare PRI
(Gabriele ANTONINO)