Sviluppo urbanistico della città: che disastro con i tempi. Le opere del Cis le vedremo prima di morire?
BRINDISI – Dopo un anno e mezzo di governo, possiamo sommessamente affermare che la scelta di affidare alle risorse interne la programmazione urbanistica della città non sta pagando dividendi, perlomeno in termini di celerità delle attività.
La promessa di licenziare il Pug entro due anni dall’insediamento della Giunta, è presumibile che non verrà mantenuta, dato che ancora deve essere portato in Consiglio il Dpp rivisto.
Del Piano della mobilità sostenibile e del Piano della costa, invece, se ne sono perse le tracce: il primo, secondo il commissario Giuffrè, sarebbe stato adottato entro un anno e mezzo (ne sono passati più di due nel frattempo), mentre il secondo, che potrà consentire la nascita di nuovi lidi e il cambio di destinazione di importanti immobili siti lungo la costa (nelle aree demaniali), ha assunto le connotazioni di un “giallo”.
Anche sulla rigenerazione del quartiere Paradiso si accusa un forte ritardo, con il consultorio e le nuove case popolari che prima o poi vedranno la luce, ma non è dato sapere quando.
In balia delle onde del Governo è anche il progetto di recupero dei capannoni ex Saca, del quale non si sa più nulla. Si sa invece che saranno completati, ma non quando, i lavori per la riqualificazione di Cala Materdomini e del Castello Alfonsino.
Con queste premesse, speriamo di assistere all’inaugurazione delle opere presenti nei progetti del Cis prima di morire.