San Pietro – La storia del Cimitero comunale. Secondo capitolo: il rischio idrogeologico sul canale “Infocaciucci”
SAN PIETRO – Abbiamo concluso il precedente articolo, con la scelta che di fatto è stata la causa principale dei ritardi dell’ampliamento cimiteriale, cioè quella di portare avanti il progetto nonostante la zona fosse stata dichiarata non edificabile a causa del dissesto idrogeologico.
Proprio da qui cominciano i primi problemi che, l’Amministrazione dell’epoca, si trova a dover affrontare su due fronti: da un lato il project financing per l’ampliamento del cimitero, dall’altro il rischio idrogeologico dovuto alla perimetrazione effettuata dal PAI. Problema che a 15 anni di distanza, non è stato ancora risolto.
Nel Luglio 2006 il Comune di San Pietro Vernotico, nella speranza di risolvere la problematica del rischio idrogeologico, chiedeva la riperimetrazione dell’area interessata dall’ampliamento, che purtroppo rimaneva ad “elevato rischio”.
A questo punto l’Amministrazione, con la conclusione del Bando di Gara, si trovava con il Promotore che chiedeva di esercitare il diritto di prelazione (di essere aggiudicatario dell’esecuzione del servizio di cui al bando), ma con l’area su cui doveva insistere l’ampliamento del cimitero, ancora interessata dal rischio idrogeologico.
Nel 2007, a seguito del 2°atto integrativo dell’accordo di programma quadro in materia di difesa del suolo sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Regione Puglia, tra gli interventi ammessi a finanziamento per la rimozione del rischio idrogeologico, era compreso il Comune di San Pietro Vernotico. I lavori però non riguardavano il canale “Infocaciucci”, quindi la zona del Cimitero, ma quella del canale “Marrese”.
L’Amministrazione Comunale, nel frattempo, presa finalmente consapevolezza della necessità di eseguire degli interventi anche sul canale “Infocaciucci”, incarica nel Febbraio 2008 il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale al fine di redigere, con urgenza, il progetto relativo alla sistemazione idrogeologica dell’area del Cimitero Comunale.
Nonostante l’urgenza però, nessun progetto veniva depositato dall’Ente al fine di riperimetrare l’area e ridurre il rischio idrogeologico. Riperimetrazione che comunque avveniva con Deliberazione del Comitato Istituzionale del 27 Gennaio 2009, e che da allora è rimasta invariata.
Solo nell’Agosto del 2009 si affidava l’incarico al Dirigente per la redazione della progettazione definitiva ed esecutiva per la sistemazione del canale “Fica nera”. Il progetto, redatto da un equipe di tecnici esterni, veniva approvato nel Luglio del 2010.
A distanza di 3 anni dall’ “atto di indirizzo”, nel Gennaio 2011 si procedeva finalmente alla stipula del contratto relativo ai lavori per un importo pari a € 731.860,77.
Nel frattempo, nonostante il cambio di Amministrazione (Pasquale Rizzo succede a Gianpiero Rollo), continua il dialogo tra gli uffici comunali e l’Autorità di Bacino. Quest’ultima, nel corso delle interlocuzioni, comunicava di ritenere prioritario e più funzionale, anche alla luce delle realizzande opere di ampliamento del cimitero, spostare l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico dal canale “Fica nera” al canale “Infocaciucci”, purché accanto ai lavori di adeguamento del canale si realizzassero anche quelli relativi all’allargamento dei ponti di Via Torchiarolo e della S.P. n.84 (circonvallazione est). Occorreva dunque un nuovo progetto per ridurre il rischio idrogeologico e quindi consentire di ottenere l’agibilità del cimitero.
Tutti questi problemi però, dovuti alla scelta di costruire in una zona ad elevato rischio da parte dell’Amministrazione Romano prima e Rollo poi, non sono stati comunicati ai cittadini all’atto della stipulazione dei contratti, e probabilmente non è stato chiaramente comunicato ancora oggi.
Passano ulteriori 3 anni per l’approvazione del progetto esecutivo di mitigazione del rischio idraulico del canale “Infocaciucci”, nel tratto tra il vecchio ed il nuovo cimitero, dell’importo complessivo di € 3.200.000,00.
Il progetto in questione però, aveva quale copertura economica il solo finanziamento di € 1.300.000,00 (relativo al finanziamento del canale “Fica nera” poi spostasto sul canale “Infocaciucci”).
L’Amministrazione Rizzo tentò allora di “spacchettare” il progetto generale in 3 progetti, riducendo la progettazione ad una mera operazione aritmetica, la cui unica preoccupazione era probabilmente quella di contenere i costi e non anche la corretta e reale esecuzione delle opere. Quindi i progetti che ne scaturirono erano:
-progetto per i lavori di Mitigazione del Rischio Idraulico del canale “Infocaciucci” nel tratto tra il vecchio ed il nuovo cimitero. 1°lotto, 1°stralcio. Importo progetto € 1.300.000,00;
-progetto per i lavori di Mitigazione del Rischio Idraulico del canale “Infocaciucci” nel tratto tra il vecchio ed il nuovo cimitero. 1° lotto, 2° stralcio. Importo progetto € 650.000,00;
-progetto per la realizzazione di interventi strutturali sul canale “Infocaciucci” (ponti) (2° lotto). Importo progetto € 1.250.000,00.
I tre progetti rappresentavano l’allargamento dei canali e la costruzione di due ponti
Una volta ultimati i lavori di cui sopra, spettava all’Autorità la verifica della corretta realizzazione delle opere. Quindi ogni eventuale procedura di variazione del PAI (di periemtrazione del rischio), quindi di riduzione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza dell’area, doveva essere certificata dall’Autorità di Bacino. Era il 2013 e a distanza di 6 anni, i lavori non sono ancora del tutto completi!
Luigi Epifani