Pri: “Su Bms l’Amministrazione agisce violando il piano di risanamento presentato alla Corte dei Conti”
BRINDISI – Correva il mese di agosto 2018 ed il neo eletto Sindaco Riccardo ROSSI annunciava Urbi et Orbi il programma dei primi 100 giorni che vedeva tra gli obiettivi principali il ripristino del decoro in tutti i quartieri cittadini.
Venivano addirittura diffusi calendari dei lavori di modo che i cittadini fossero informati di quando, finalmente!, nelle loro zone di residenza si sarebbe assistito ad opere di pulizia straordinaria, di disinfestazione e di cura del verde.
Nelle linee programmatiche esposte nella seduta di insediamento del Consiglio Comunale veniva anche annunciato il piano di potenziamento dell’organico della Multiservizi che in questo programma di ripristino del decoro urbano doveva svolgere un ruolo da protagonista.
E’ trascorso un anno da allora e non si può certo dire che la città abbia un aspetto “decoroso”.
La sporcizia, l’incuria, l’abbandono regnano sovrane in ogni angolo di Brindisi e non solo nelle zone periferiche.
Nel mentre per la scarsa pulizia della città sul banco degli imputati sono finiti i cittadini, accusati di non rispettare i giorni e gli orari di conferimento dei rifiuti, di abbandonarli in modo indiscriminato in luoghi non consoni, di non effettuare in modo corretto la raccolta differenziata, per quanto riguarda la cura del verde ed i servizi di stradinaggio si è individuato un solo colpevole: la Brindisi Multiservizi!
Si è invocata, pertanto, una riorganizzazione del personale con il potenziamento delle unità addette alla manutenzione del verde cittadino.
Non si è tenuto conto della circostanza che nessuna assunzione è stata nel frattempo effettuata, nonostante un avviso di pubblica selezione che aveva visto la partecipazione di centinaia di brindisini.
Si è completamente ignorata la circostanza che alla manutenzione del verde non può essere addetto chiunque atteso che la Regione Puglia ha previsto, con Deliberazione di Giunta n. 1337 del 24 luglio 2018, che per svolgere l’attività di manutentore del verde occorre aver frequentato un corso professionalizzante della durata di almeno 180 ore.
Ma, ancora peggio, si è ipotizzato che, nelle more di questa riorganizzazione, la Multiservizi affidi la manutenzione del verde ad aziende esterne con il ricorso a forme di subappalto non si sa quanto ispirate a principi di trasparenza.
Il tutto in aperta violazione del piano di risanamento a suo tempo depositato presso la Corte dei Conti e sulla base del quale si era autorizzata la permanenza in vita della società nonostante le previsioni della cosiddetta Legge Madia.
Tanto più che tra i rimedi indicati dal Responsabile dei Servizi Finanziari per evitare che il Comune di Brindisi vada in dissesto finanziario vi è anche la riduzione degli stanziamenti per i servizi appaltati alla Multiservizi che rischierebbe, quindi, di tornare a bilanci in perdita mettendo a repentaglio il posto di lavoro di centinaia di persone.
Un modo schizzofrenico di procedere accompagnato dall’avvertimento che, se il Comune di Brindisi dovesse ancora una volta essere soggetto ad una gestione commissariale, il Commissario non avrebbe alcuna remora ad adottare provvedimenti persino più drastici!
Insomma: la trasformazione del Sindaco Rossi da protagonista del cambiamento a male minore per Brindisi.
Non era questo quello che si auguravano i brindisini quando nella scorsa primavera si erano recati per l’ennesima volta ai seggi elettorali confidando che finalmente Brindisi potesse avere un governo forte ed autorevole capace di affrontare, e risolvere!, i tanti problemi della città.
Il Segretario Cittadino
(Vito BIRGITTA)
Il Capogruppo Consiliare
(Gabriele ANTONINO)