BRINDISI – Leggo la nota assai fuorviante del Consigliere Oggiano; ritengo, pertanto, necessario effettuare le dovute precisazioni.
È improprio, se non del tutto errato, parlare di “inasprimento totale della pressione fiscale nei confronti dei contribuenti brindisini” in quanto non si tratta di ulteriore imposizione tributaria ma unicamente di recupero di somme non versate dai cittadini che, a differenza di altri, non hanno pagato le tasse.
Grave sarebbe se l’amministrazione non si fosse attivata con solerzia. Perché le somme non versate dai cittadini morosi verrebbero a gravare, così come gravano, sulle tasche dei cittadini che con puntualità adempiono agli obblighi tributari.
Vero è che in passato i contribuenti non sono stati sollecitati con tempestività; ma proprio per questo motivo e per vincere l’inerzia sono stati emessi solleciti per la TARI ed infrazioni del codice della strada, privi di sanzioni ed interessi.
Dare la opportunità, al di fuori delle norme regolamentari, a chi non ha adempiuto al versamento spontaneo, di rateizzare quanto dovuto rappresenterebbe una ulteriore iniquità nei confronti di quei contribuenti responsabili e solerti.
In ordine ai disservizi per i solleciti inviati a chi ha già tempestivamente adempiuto, questa amministrazione sta operando una verifica meticolosa delle segnalazioni di anomalie dei documenti inviati dal concessionario, in verità ad oggi limitati rispetto alla massa dei documenti inviati.
Il risanamento dei conti pubblici del Comune di Brindisi non verrà fatto pagare ai brindisini perché, come già più volte dichiarato pubblicamente, anche in occasione di sedute consiliari, la leva delle entrate, e quella dei tributi in particolare, non possono essere utilizzate perché già al massimo.
Tuttalpiù è indispensabile comprimere tutte quelle spese ridondanti ovvero quelle che nulla aggiungono alla qualità di vita delle famiglie brindisine.
In definitiva non è intenzione di questa amministrazione “mettere le mani in tasca dei brindisini” ma far pagare tutti per pagare meno.
Cristiano D’Errico, Assessore al Bilancio