Cassiano: “La piscina Marimisti di S. Elia non aprirà i battenti nei primi di settembre, come invece successo negli ultimi 8 anni”
BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Ilaria Cassano, che scrive in rappresentanza della società SSD Acquawellness.
Ci risiamo, Brindisi città di attese burocratiche, una grave perdita per lo sport Brindisino sta avvenendo, la piscina Marimisti situata al rione S.Elia non aprirà i battenti nei primi di settembre, come succedeva negli ultimi 8 anni.
Ogni iniziativa che possano prendere i nostri giovani viene deviata o rimandata… e poi ci chiediamo perchè non ritorniamo in patria dopo gli studi.
Mentre gli anni passati in città in questi giorni già risaltavano i manifesti formato 6×3, volantini e brochure, ad oggi non esiste più carta da piangere.
L’amministrazione comunale non intende valutare i project-financing arrivati ad oggi, che sono due.
Perfino un Ordine del giorno del 29.07.2019 in aula comunale non ha dato responso per come procedere.
La Marimisti Scarl attuale gestore, che in un primo momento ha presentato il project di euro 290.000,00, poi da discussione in aula comunale nella fine di luglio 2019 compariva con un importo di euro 890.000,00.
Non si riesce a capire ad oggi quali siano state le motivazioni tali da non interessare la società proponente del progetto.
L’altra società interessata ad oggi proponente di un project-financing è la SSD Acquawellness a.r.l. che ha manifestato un progetto di euro 1.500.000,00 e che vede coinvolta una giovane dello staff che insieme ai suoi giovani colleghi ha fatto sì che il nome dell’impianto fosse conosciuto in tutta la città e province attigue, per la riuscita delle attività, con innovazioni e iniziative che hanno inciso sul buon nome della struttura, in cui 8 anni fa nessuno aveva fiducia visto la sua collocazione. Società di recente nascita che a tutt’oggi non è stata minimamente interpellata, nessuna risposta alle varie mail con manifestazione d’interesse e neanche con un semplice messaggio, nonostante potesse regalare alla nostra città ancora più lustro visto il progetto che avrebbe voluto sottoporre alle autorità.
L’ente comunale non intende procedere per entrambe le società tramite un’Evidenza Pubblica come da normativa vigente, forse non sono simpatici, o forse dietro c’è qualcos’altro? Ma a quanto pare vorrebbe procedere con una gara ponte di cui tutt’oggi non si conoscono modalità e tempi.
La diffusione del bando potrebbe causare una farraginosa macchina burocratica non prevedendo che le società potrebbero intervenire con impugnazione legali ed accesso agli atti.
Certamente l’apertura in tempi brevi come da sempre, rimarrà un sogno per gli appassionati del nuoto, del fitness, bambini, adulti e delle donne in gravidanza, che hanno sempre mostrato un grande fattore stimolante per tutta la comunità Brindisina, in particolar modo quella del Rione S.Elia così tartassata ed emarginata.
Tutto ciò scatena l’indignazione di questa copiosa fetta di cittadinanza che da anni segue con affetto il team che li ha sempre accompagnati e che avrebbe continuato senza modifiche alcune a lavorare con professionalità e competenza a qualsivoglia delle due società l’amministrazione avrebbe affidato la prossima gestione.
Attualmente sono 34 le persone dello staff che attendono da mesi se non addirittura anni che si compia il loro destino lavorativo, e sopratutto sono oltre 1200 le utenze che hanno già manifestato a giugno l’interesse per ricominciare i corsi come suddetto il 1° di settembre come avveniva negli anni scorsi. Probabilmente le amministrazioni non hanno idea di cosa voglia dire organizzare una stagione sportiva per tempo, siamo a soli venti giorni dalla riapertura della segreteria, peccato che non si sappia neanche chi dovrebbe aprire questo impianto.
L’intendimento dell’amministrazione nei mesi scorsi tra l’altro, era che nei beni oggetto di valorizzazione nell’esercizio 2019, di cui alla Vs. nota prot. N.39066 del 17.04.2019, è stato sempre quello di percorrere la riqualificazione per 4 impianti di rilevanza, i campi Acsi, la piscina Marimisti, il centro Buscicchio ed infine il
Palapentassuglia.
Ilaria Cassiano