BRINDISI – Si formula la presente in nome, per conto e nell’interesse dell’ADOC (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) nella persona del Presidente Giuseppe ZIPPO al fine di significare quanto segue.
In relazione alle recenti polemiche riguardanti l’esposizione, seguita da un repentino occultamento, della segnaletica verticale posta nel centro storico, l’Adoc di Brindisi non può che stigmatizzare il modus operandi della locale Polizia che, ad oggi, non ritiene percorribile un auspicabile, quanto doveroso annullamento delle sanzioni per divieto di sosta elevate a numerosi cittadini residenti.
Ed invero, la situazione pare francamente grottesca ove solo si consideri che sono presenti numerose segnalazioni (comprovate da foto e video) che accertano come la dicitura “eccetto residenti” sia stata ripiegata all’interno del foglio apposto sulla cartellonistica verticale presente e, pertanto, resa di fatto non visibile.
Purtroppo di fronte ad un evidente, palese, solare, errore commesso dalla locale Polizia, che ha comportato molteplici sanzioni a carico dei cittadini sarebbe stato doveroso un mea culpa, di contro, si apprende dagli organi di stampa che il Comandante della Polizia locale avrebbe invitato a contestare le multe con ordinaria impugnazione in disaccordo, peraltro, con lo stesso Sindaco Rossi che invece sembrerebbe favorevole ad un’apertura in tal senso.
Peraltro preme segnalare come in occasione del 25 aprile 2019 nella medesima zona del centro storico fosse stato, invece, consentito ai residenti di parcheggiare.
Il riferimento è all’ordinanza Dirigenziale emessa in data 23/04/2019 n° 162 del 23-04-2019 denominata “Ordinanza in materia di circolazione e traffico in occasione del 74° anniversario della liberazione”.
Si legge testualmente quanto segue: “Il giorno 25 Aprile 2019, dalle ore 06:00 alle ore 15:00, il divieto di transito e di sosta a tutti i veicoli, con rimozione di quelli trovati in sosta vietata sulla Piazza Santa Teresa, sulla Via Ercole Brindisino e sulla Via De Leo, ad esclusione dei veicoli “Militari, delle Autorità”, dei residenti e di soccorso”.
Ebbene, in tale occasione, nonostante la richiamata ordinanza consentisse ai residenti la sosta, venivano erroneamente elevate diverse contravvenzioni per divieto di sosta.
In seguito taluni, stante la palese illiceità delle multe, richiedevano l’annullamento in autotutela ma la Polizia Municipale non provvedeva ad annullare le multe costringendo i malcapitati a ricorrere dinanzi al Giudice di Pace di Brindisi, sic!
Ciò premesso, questa Associazione non può che contestare l’iter argomentativo sostenuto dal Comandante della Polizia che, in tal modo costringerebbe i cittadini ad un’azione giudiziaria con notevole dispiego di tempo e risorse economiche (ove solo si consideri il versamento dell’importo relativo al pagamento del contributo unificato di € 43,00).
Nondimeno pare opportuno evidenziare come, laddove i ricorsi dovessero essere accolti, il Comune di Brindisi, quindi, l’intera collettività sarebbe esposta al rimborso del contributo unificato nonché al pagamento delle competenze legali.
Sulla scorta di tali evidenti considerazioni dettate dal buon senso l’Adoc di Brindisi non può che invitare la locale Polizia, melius re perpensa, a rivedere la propria posizione stante un’oggettiva situazione di caos le cui conseguenze ricadrebbero esclusivamente sugli incolpevoli cittadini brindisini.