«Note sotto le stelle», Beethoven e Saint-Saëns nella chiesa di San Paolo Eremita
BRINDISI – L’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, diretta dal M° Marcello Cormio, e la pianista brindisina M° Stefania Argentieri, sono i protagonisti della serata sinfonica «Note sotto le stelle», appuntamento in arrivo venerdì 19 luglio alle ore 20.30 nella chiesa di San Paolo Eremita. Il concerto, inserito nella rassegna «La Bella Stagione» organizzata dal Comune di Brindisi e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, si articola in due parti dedicate alla grande età della musica classico-romantica. Una prima parte dedicata al Concerto op. 103 n. 5 per pianoforte e orchestra del compositore francese Camille Saint-Saëns, una seconda incentrata sulla Sinfonia «Pastorale» di Ludwig Van Beethoven. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione Auditorium di Castellana Grotte e l’Unità Pastorale del centro storico di Brindisi.
Il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra di Camille Saint-Saëns fu eseguito per la prima volta il 2 giugno 1896 alla Salle Pleyel di Parigi. Il lavoro era stato in gran parte composto nel 1895 durante un soggiorno del musicista in Egitto, a Luxor, da cui il sottotitolo «l’egiziano» o «l’orientale», in riferimento alla presenza di spunti armonici e ritmici d’ascendenza mediorientale. È in particolare nell’Andante centrale che si affaccia l’elemento esotico, con citazioni di melodie nubiane (pare ascoltate dai barcaioli del Nilo). Scrive l’autore: «Domina qui l’eco d’una sorta di viaggio in Oriente, e l’episodio in sol evoca un canto d’amore nubiano che una volta ho udito intonare dai battellieri sul Nilo e che, per l’assenza d’un foglio di carta, annotai sul mio polsino inamidato». Il Concerto rappresenta molto bene le suggestioni orientali della Parigi di fine Ottocento.
Composta tra la fine del 1806 e l’inizio del 1807 da un Beethoven al colmo della notorietà, la Sinfonia «Pastorale» fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, al Theater an der Wien. A quel tempo Beethoven trascorreva molto tempo in campagna, ne era affascinato. Stare a contatto con la natura lo colpiva profondamente e partecipare in prima persona alla vita campestre era il suo modo per raggiungere una pace sia interiore sia esteriore. La Sinfonia è dedicata interamente alla descrizione di un mondo agreste, in tutto simile a quello descritto nelle «Bucoliche» del poeta latino Virgilio. Scritta in contemporanea alla Sinfonia n. 5 e composta da cinque movimenti (Allegro ma non troppo, Andante molto mosso, Allegro – Scherzo, Allegro – La Tempesta, Allegretto), è una delle opere più popolari e conosciute, fortemente caratterizzata dal profondo sentimento romantico che porta Beethoven a inchinarsi di fronte alla bellezza del mondo e della natura e ringraziare il suo Creatore.
Protagonista della serata l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, fondata nel 1968 per iniziativa del prof. Vitantonio Barbanente, presidente del Conservatorio «Niccolò Piccinni» di Bari. L’Orchestra di Bari inizia la sua attività con la direzione artistica del M° Gabriele Ferro, allora giovane docente del Conservatorio barese diretto da Nino Rota, è riconosciuta dal Ministero dello Spettacolo come «formazione d’interesse nazionale» e poi diventa Istituzione Concertistica Orchestrale (ICO). Sin dalla nascita collabora a più riprese col Teatro Petruzzelli in occasione delle stagioni liriche tradizionali e partecipa a prestigiose trasferte. Sul podio il M° Marcello Cormio, tranese, tra i giovani direttori d’orchestra più apprezzati e acclamati in Italia e nel mondo, con solista la pianista brindisina M° Stefania Argentieri, giovane protagonista del concertismo nazionale e internazionale, apprezzata, tra l’altro, nel «Concerto per il Nuovo Anno» che si è svolto lo scorso 2 gennaio nel Nuovo Teatro Verdi.