BRINDISI – La città è più sporca del solito: in piazza Raffaello, un divano lasciato per strada una decina di giorni fa è diventato un soggiorno, dotato di televisione e tutti i comfort; le strade che portano al mare, la strada che porta all’Ipercoop, insomma, la maggior parte delle stradine e dei quartieri periferici ricordano vagamente gli ultimi giorni di Ecologica. Per fortuna, quei livelli di inefficienza sono impossibili da raggiungere nemmeno a mettersi d’impegno, ma appare chiaro che qualcosa non stia funzionando come prima.
A venire incontro è il dato della percentuale di differenziata nel mese di giugno: 47%, ben 8 punti percentuali in meno rispetto a gennaio. Quello di giugno è stato un mese tribolato, causa le proteste di alcuni dipendenti di Ecotecnica attinti dal provvedimento emesso dalla ditta in conformità alla normativa antimafia. Una situazione che per il momento è rientrata, alla quale si aggiunge il carico di alcuni lavoratori non in perfetta condizione di salute e disagi derivanti dal conferimento dei rifiuti negli impianti.
Non vorremmo, però, che tra le motivazioni di questo crollo e della sporcizia crescente ci sia il fatto che il rapporto tra Comune ed Ecotecnica sia agli sgoccioli, con l’ulteriore proroga di tre mesi concessa alla ditta che dovrebbe rappresentare l’ultima della serie, sempre che il nuovo bando della gara-ponte veda questa volta la partecipazione di qualche azienda del settore. Ecotecnica compresa.