Erchie: si spaccia per Carabiniere e mostra un’arma giocattolo. Deferito in stato di libertà per Usurpazione di Funzioni Pubbliche
ERCHIE – Nella tarda serata di ieri, in Erchie, nel corso di uno spettacolo teatrale allestito in piazza Umberto I, i Carabinieri della locale Stazione, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte degli spettatori circa la presenza di una persona che si aggirava con fare sospetto alle spalle del palco, qualificatosi più volte come appartenente all’Arma dei Carabinieri, temendo per la incolumità degli spettatori, procedevano al suo controllo coadiuvati da altro Carabiniere, effettivo presso la Compagnia Carabinieri di Manduria (TA), in quel momento libero dal servizio che assisteva allo spettacolo. Nel corso delle fasi di identificazione del soggetto, rivelatosi un 38enne del luogo, quest’ultimo consegnava ai militari una pistola, occultata all’interno della tasca del pantalone indossato, rivelatasi successivamente un’arma giocattolo priva del tappo rosso completa di 6 proiettili a salve, il tutto sottoposto a sequestro. A conclusione degli accertamenti, il “falso Carabiniere” è stato deferito in stato di libertà per “Usurpazione di Funzioni Pubbliche e Porto ingiustificato di pistola giocattolo senza tappo rosso”. L’articolo 347 del Codice Penale, punisce chiunque usurpa una funzione pubblica o le attribuzioni inerenti a un pubblico impiego, è punito con la reclusione a due anni, mentre l’articolo 4 della Legge 110/1975, cita che senza giustificato motivo, non possono portarsi, fuori dalla propria abitazione o delle appartenenze di essa, bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere, mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, armi a salve e softair, puntatori laser di classe pari o superiore a 3B, nonché qualsiasi altro strumento non considerato espressamente come arma da punta o da taglio, chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l’offesa alla persona. Il contravventore è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro.