Turisti senza guida: scontro al Comune sulla valorizzazione dei beni monumentali
BRINDISI – Il sistema virtuoso di valorizzazione dei beni monumentali messo in piedi la scorsa estate dal Commissario straordinario Santi Giuffrè è stato al momento accantonato e non ancora rimpiazzato da alcun sistema di accoglienza.
Il Comune di Brindisi, infatti, è andato a infilarsi in un cul de sac dal quale sta trovando grandi difficoltà a venire fuori, con la conseguenza che al 18 giugno i beni monumentali della città sono nelle sole mani dei dipendenti della Brindisi Multiservizi.
Una volta deciso di non perpetrare la strada del rinnovo dell’affidamento diretto del servizio all’Associazione Le Colonne (la motivazione della parte politica sarebbe legata all’illegittimità di un doppio affidamento diretto, mentre secondo il dirigente Zizzi ciò non corrisponde al vero in quanto tale servizio non rientra nel codice degli appalti), si è scelta la via del bando pubblico.
Su tale avviso sono montate polemiche perché secondo parte dell’opposizione e della maggioranza, il bando sarebbe stato attagliato su misura dell’associazione uscente. Il dirigente Nicola Zizzi non ha inteso ritirare l’atto in quanto convinto della bontà del proprio operato, pertanto si è limitato a sospenderlo in attesa di una delibera di Giunta d’indirizzo. Delibera che è poi arrivata e che, con un’inversione ad U, ha cristallizzato una nuova volontà politica, ovvero quella di affidare direttamente il servizio alla Fondazione del Nuovo Teatro Verdi.
Lo scontro iniziale in punta di diritto tra il dirigente Zizzi e il Segretario Greco verteva sull’applicazione o meno del codice degli appalti alla disciplina in oggetto. Tale divergenza di vedute, però, non è stata la sola: una volta che il presidente della Fondazione, Katiuscia Di Rocco, ha esposto il programma delle proprie iniziative, infatti, Zizzi ha preparato una delibera di affidamento del servizio alla Fondazione, allegando però un parere negativo sulla regolarità tecnica dell’atto.
Tale delibera, pertanto, è rimasta in stallo e non è mai stata pubblicata. Le motivazioni del parere negativo derivano dalle circostanze che, secondo il dirigente, l’affidamento del servizio alla Fondazione, così come impostato dal presidente Di Rocco, risulterebbe antieconomico, perché sarebbe più opportuno affidarsi a personale del terzo settore, meno costoso e più qualificato rispetto alla short list voluta dalla Di Rocco per reperire guide turistiche e personale addetto all’accoglienza iscritti all’albo regionale. Inoltre, secondo il dirigente, dietro tale operazione si celerebbe un’operazione d’intermediazione fittizia di mano d’opera. Insomma, una serie di eccezioni sollevate che rendono oltremodo aspro lo scontro tra il dirigente e la macchina amministrativo-politica del Comune di Brindisi e che potrebbero anche destare l’attenzione di altri organi.
Adesso, lo stato dell’arte contempla un quadro che somiglia a un ginepraio, con il Sindaco e il Segretario generale che hanno valutato negativamente la delibera predisposta da Zizzi, il quale, secondo quanto appreso, non avrebbe dovuto redigere una delibera di affidamento del servizio di quella natura.
Cosa succederà adesso? Impossibile prevederlo. Di certo la città si trova al momento scoperta, in un periodo in cui i turisti, soprattutto con gli eventi organizzati nei giorni scorsi e l’inizio della stagione crocieristica, arrivano in città in gran numero.
Andrea Pezzuto