Titi: “Non servono nuovi accosti? Borri non sa cosa dice. Le crociere vogliono Brindisi ma non sanno dove ormeggiare”. Serra: “Ritardi sul rilascio della Via per le troppe polemiche”
BRINDISI – “L’assessore Borri non sa quello che dice quando afferma sulla stampa che il porto di Brindisi non ha bisogno di nuovi accosti; è bene che faccia l’urbanista ma non parli di porto se davvero afferma questo”. Nel corso de “L’Ora del confronto”, che ha segnato l’assenza di Borri e di Lonoce, delegato del Comune in Comitato di gestione portuale, il presidente degli Operatori portuali salentini non ha usato mezzi termini per rispondere all’affermazione dell’assessore, il quale, nelle ore successive l’approvazione in Consiglio comunale di un documento d’indirizzo sulle opere portuali, avrebbe affermato sulla testata Brindisi Oggi che il porto di Brindisi non ha bisogno di nuovi accosti.
“A Brindisi – ha proseguito Titi – invece servono nuovi accosti: sembra di sentire le stesse argomentazioni dell’ex commissario dell’Authority Valente e di Haralambides, che dicevano che Brindisi è piena di accosti; ciò per giustificare la concessione che si voleva dare a Grimaldi. La verità è che il porto interno non ha gli spazi a terra né a mare per accogliere determinate tipologie di navi. Fa eccezione una banchina, quella prospiciente Sant’Apollinare, che però è stata costruita male. La Msc, soprattutto dopo l’incidente occorso a Venezia, non entrerà più nel porto interno. Anche Costa crociere, Tui, Aida vorrebbero venire a Brindisi, ma noi operatori non possiamo promuovere Brindisi perché non c’è un terminal crociere, perché non c’è una banchina dedicata. L’unica zona che può ospitare crociere di grandi dimensioni è il porto medio”.
Il consigliere Gianluca Serra del M5S, interlocutore di Titi nel corso della trasmissione, ha spiegato i motivi dei ritardi del Ministero sul rilascio del parere inerente la Via per la realizzazione della vasca di colmata e per l’inizio dei dragaggi a Sant’Apollinare con deposito temporaneo dei fanghi presso Capobianco: “Putroppo ci sono state troppe polemiche sulla colmata, anche senza conoscere il progetto, e questo ha irrigidito il Governo perché quando vi sono da realizzare opere che la comunità sembra non volere, l’attenzione si focalizza maggiormente e diventa tutto più problematico. Se quelle opere non dovessero essere realizzate entro il 2022, perderemmo oltre 100 milioni di euro di finanziamenti”.
In chiusura, Titi ha rivolto un appello a Comune e Authority: “Trovate una soluzione. Come sezione Logistica e Porto di Confindustria a breve chiederemo un confronto pubblico tra i due enti per il bene del porto e della città”.