BRINDISI – I brindisini non potranno fruire per questa estate del lido “Long Beach”, il più amato soprattutto dai giovani. La proprietà privata sulla quale sorge il lido rimarrà infatti sotto sequestro fino a settembre, quando si pronuncerà sul caso la Cassazione. Il bar itinerante posto al centro del lido, invece, sarà spostato in un terreno sempre di proprietà privata situato oltre l’area sequestrata e pertanto potrà continuare a somministrare cibo e bevande, seppure in un pezzo di terreno più lontano dal mare.
Il sequestro dell’area privata è stato effettuato il 6 marzo scorso. Questo il comunicato della Guardia Costiera: “In esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, su richiesta del Pubblico Ministero procedente, nella mattinata di ieri (6 marzo) i militari della Guardia Costiera – Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari – Sezione di Brindisi hanno posto i sigilli ad un terreno agricolo di oltre 40.000 metri quadri, sito in Località Apani, a ridosso della Riserva Naturale dello Stato ed Area Marina Protetta di Torre Guaceto, zona di particolare pregio ambientale e paesaggistico e luogo di migrazione di specie faunistiche protette.
L’area rurale in questione, con specifica destinazione urbanistica agricola, dichiarata di notevole interesse pubblico e sottoposta a speciale tutela ambientale, paesaggistica ed idrogeologica, è risultata interessata da una intensa attività di trasformazione allo scopo di realizzare una struttura turistico balneare interamente ricadente su proprietà privata.
Il sequestro preventivo fa seguito all’attività di indagine espletata dai militari della Guardia Costiera che, il 29 gennaio scorso, avevano individuato un sistema di scarico del tutto abusivo, consistente in un tubo in pvc del diametro di circa 15 cm, con il quale la palude naturale presente sul terreno veniva svuotata illecitamente nel mare all’interno dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto”.
Andrea Pezzuto