Home Economia e lavoro Città al bivio, il sindaco: “Priorità uscita dal carbone, senza meline”. Dal M5S locale stoccata al Governo. A Civitavecchia intanto…
Città al bivio, il sindaco: “Priorità uscita dal carbone, senza meline”. Dal M5S locale stoccata al Governo. A Civitavecchia intanto…

Città al bivio, il sindaco: “Priorità uscita dal carbone, senza meline”. Dal M5S locale stoccata al Governo. A Civitavecchia intanto…

0

BRINDISI – Forse è il momento più delicato che la città abbia vissuto negli ultimi decenni. In un contesto di crisi economica globalizzata, che a Brindisi morde più della media, la città si trova a dover progettare il trapasso dall’era del carbone, che ha dato – e continua a dare, seppure in maniera ridotta – da mangiare a migliaia di cittadini, a un’era inesplorata e tutta da costruire, che al momento sembra prendere le sembianze del gas. Sia A2A che Enel, infatti, nelle loro intenzioni vorrebbero abbandonare il carbone per passare all’altro combustibile fossile, certamente meno impattante a livello ambientale. Tale scelta, soprattutto per quanto concerne Enel, è stata avallata dal governo nazionale, che ha concordato con l’azienda energetica la conversione a gas entro il 2025 di 4 centrali, tra le quali rientrano quelle di Brindisi e Civitavecchia.

La posizione del M5S brindisino, sul punto, è apparsa piuttosto critica: non solo verso l’amministrazione comunale ma anche velatamente verso il governo centrale, che vede il Mise e il Ministero per il Mezzogiorno capeggiati dai pentastellati Di Maio e Lezzi. In una nota, infatti, il gruppo consiliare brindisino scrive: “Per Brindisi si sta riconfermando la strada del polo energetico e si sta scegliendo di sostituire al carbone il gas. Brindisi può continuare ad essere strategica a sua insaputa ed indipendentemente dalla volontà dei suoi cittadini?
Su quali tavoli si sta discutendo (se lo si sta facendo) la intollerabilità di tutti questi insediamenti per la produzione di energia elettrica da gas?
Quali sono i rischi per la salute?
Quali sono i rischi di incidente?
Ci sono degli investimenti che possono garantire il mantenimento del livello occupazionale?
E le bonifiche?”.

Un passaggio, questo, che risuona come un richiamo all’attenzione dei vertici nazionali, che mai si sono visti a queste latitudini. Eppure il M5S, a Brindisi, sia alle elezioni amministrative che europee ha raggiunto risultati superiori alla media nazionale.

In questo quadro, si inseriscono le dichiarazioni del sindaco di Civitavecchia, che dopo l’incontro romano per discutere del “phase out” ha espresso la propria contrarietà verso la riconversione a gas della centrale di Civitavecchia: “Se è inopportuno parlare di gas – ha affermato il sindaco laziale – è invece tempo di attivarsi, ed anzi siamo in ritardo, sulle energie rinnovabili. In tal senso ho chiesto espressamente, tanto a Enel quanto al Governo, che Civitavecchia sia dichiarata città-pilota e sperimentale a livello nazionale dei progetti sulle fonti rinnovabili di energia e sull’innovazione tecnologica. Ciò dovrà avvenire anche e soprattutto affinché i livelli occupazionali attuali non solo siano tutelati, ma incrementati attraverso appositi investimenti”.

Il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, sull’argomento è invece più prudente, perché vuole prima comprendere nel dettaglio la posizione di Terna, per poi discutere con la città quali scelte effettuare. Sempre con l’obiettivo primario di uscire velocemente dal carbone, perché il rischio, a suo avviso, è che si possa giocare al rialzo in maniera gattopardesca, cavalcando il classico “Tutto cambi affiché niente cambi”, il che farebbe certamente piacere alle tante aziende che grazie al carbone ancora vivacchiano.

“Io sono – precisa subito Rossi – per la chiusura del ciclo del carbone. E’ necessario, però, che Terna dica chiaramente a quali condizioni ci consente la chiusura del ciclo del carbone, perché non vorrei dire no al gas e ritrovarmi poi ancora il carbone. Bisogna costruire le condizioni per l’uscita dal carbone sulla base di quello che ci verrà dettagliatamente esposto. Una volta chiarito il quadro, la città si dovrà esprimere, e a quel punto si prenderà una decisione. Però, ripeto, partendo da condizioni che consentono la chiusura del ciclo del carbone. Se è possibile arrivare alla chiusura del ciclo del carbone senza passare dal gas, penso che siamo tutti contenti”, ha concluso il sindaco.

Andrea Pezzuto