Capannone Montecatini come contenitore culturale: tutto bloccato dall’esproprio di un terreno privato. Né Comune né AP vogliono accollarsi le spese
BRINDISI – Il capannone Monetecatini, che l’Amministrazione comunale aveva chiesto in concessione all’Autorità portuale per candidare e trasformare l’immobile come contenitore culturale, rischia di restare in stato di abbandono finché non si troverà una soluzione. Si è scoperto, infatti, che l’accesso all’area può essere garantito attraverso il passaggio su un terreno di proprietà privata, che dovrà dunque essere espropriato. Né l’Autorità né il Comune, però, sono al momento disposti a farsi carico dei costi degli espropri, e la freddezza nei rapporti tra i due enti non sta agevolando di certo il dialogo per provare a superare un intoppo che separa la città dalla restituzione alla comunità di un’opera di architettura industriale di inestimabile valore e potenziale.